TUNISI (Tunisia) – Il tribunale militare di Tunisi ha condannato a tre mesi di carcere il giornalista Salah Attia, fondatore e caporedattore del sito web di notizie indipendenti locali Al-Ray al-Jadid.
Attia è stato arrestato, lo scorso 11 giugno, perché ritenuto responsabile di «accusare pubblici ufficiali di azioni illegali» e «danneggiare la reputazione dell’esercito tunisino».
Sherif Mansour, coordinatore del programma del Cpj per il Medio Oriente e il Nord Africa, ha dichiarato che «nonostante un anno di repressione da parte del governo del presidente tunisino Kais Saied, siamo ancora scioccati dalla decisione di un tribunale militare di condannare il giornalista Salah Attia a tre mesi di prigione».
«Le autorità – sottolinea Mansour – devono rilasciare immediatamente e incondizionatamente Attia, ritirare tutte le accuse contro di lui e garantire che i giornalisti possano lavorare liberamente senza temere la reclusione».
La Corte ha ritirato una terza accusa di «danneggiare intenzionalmente gli altri e disturbare la loro pace, attraverso i media», ha aggiunto la figlia del giornalista, Sondes Attia, al Cpj.
Attia è stato arrestato, l’11 giugno scorso, in una caffetteria di Tunisi e detenuto in relazione alle affermazioni secondo cui il presidente Saied aveva ordinato all’esercito di chiudere l’ufficio sindacale tunisino. Attia aveva fatto queste affermazioni, il giorno precedente, durante un’intervista dal vivo con l’emittente televisiva del Qatar Al-Jazeera. (giornalistitalia.it)