TEHERAN (Iran) – La Corte suprema iraniana ha confermato la condanna a morte del giornalista Rouhollah Zam, arrestato lo scorso anno dalle “Guardie rivoluzionarie” dopo anni di esilio in Francia. Seguito da oltre un milione di follower sui suoi canali social AmadNews, Rouhollah Zam è stato condannato per istigazione alla violenza durante le proteste antigovernative del 2017. Le autorità lo accusano di aver collaborato con i servizi segreti di Stati Uniti, Francia e Israele.
«La Corte Suprema ha confermato il verdetto del tribunale rivoluzionario», ha detto in conferenza stampa Gholamhossein Esmaili, portavoce della magistratura iraniana.
Figlio di un religioso sciita, Rouhollah Zam era fuggito dall’Iran in Francia dove gli era stato concesso l’asilo politico. Le Guardie Rivoluzionarie hanno annunciato nel 2019 di averlo catturato dopo un’operazione di intelligence senza specificare dove fosse avvenuta. Secondo Le Point, è caduto in un’imboscata in Iraq nell’ottobre 2019 e riportato nella Repubblica islamica.
Il 20 ottobre scorso Reporter Senza Frontiere ha lanciato un appello ai difensori dei diritti umani affinché intervenissero a favore di Rouhollah Zam. (giornalistitalia.it)
Dalla Corte suprema iraniana dopo l’arresto in Iraq. Ha oltre 1 milione di follower sui social