Viale Mazzini le cripta mentre la Camera vota la trasparenza! Ecco le graduatorie

Concorso giornalisti Rai, il segreto di Pulcinella

RaiPulcinellaROMA – Le notizie non si nascondono, figurarsi i concorsi pubblici pagati con i soldi dei contribuenti. Sembra un paradosso, ma nel giorno in cui la Camera dei deputati, dopo la discussione generale di ieri, comincia a votare il disegno di legge sulla governance della Rai, a cominciare dagli emendamenti del Governo sulla “trasparenza” che prevede la pubblicazione degli stipendi non solo di amministratori e dirigenti, come previsto in Commissione, ma anche dei giornalisti, Viale Mazzini “cripta” i risultati della selezione pubblica per giornalisti. Appunto.
Nel sito aziendale www.lavoraconnoi.rai.it l’accesso alle graduatorie è, infatti, consentito solo a quanti, in possesso delle credenziali, hanno partecipato alla selezione. Una decisione che l’Ufficio Risorse Umane della Rai attribuisce a “motivi di privacy” suggeriti dal proprio Ufficio legale. In particolare, secondo la Rai, si vorrebbero “tutelare” i colleghi “che sono già alle dipendenze di altre testate” e che sarebbero disposti a lasciare un contratto Fieg-Fnsi a tempo indeterminato per uno di precario nell’azienda pubblica.
Eppure, dopo la prima prova della selezione di Bastia Umbria, che il 1° luglio scorso aveva impegnato alla Fiera di Perugia circa 2800 dei 4982 giornalisti professionisti iscritti alla selezione, era stata la stessa Rai a pubblicare i nomi dei 400 ammessi alle prove successive. Pertanto, gli editori erano da tempo avvisati dell’imminente “pericolo” di fuga dalle loro aziende di quanti alla certezza del posto avrebbero potuto preferire il bacino di 100 giornalisti professionisti “per far fronte a future esigenze, da utilizzare con contratti a tempo determinato, nell’ambito di tutto il territorio nazionale”.
La mancata pubblicazione della graduatoria è stata definita “incomprensibile” dall’Usigrai, il gruppo di base della Fnsi, secondo il quale “la scelta rischia di inquinare un percorso trasparente fin qui seguito, del quale la Rai Servizio Pubblico dovrebbe vantarsi”.
Il sindacato interno dei giornalisti Rai, guidato da Vittorio Di Trapani, ritiene, infatti, che “la mancata pubblicazione della graduatoria della selezione per giornalisti è un boomerang”, spiegando che “grazie a un lavoro eccellente della Commissione d’esame, presieduta con competenza e prestigio da Ferruccio De Bortoli, abbiamo oggi una graduatoria di 100 professionisti di altissimo profilo, prova anche del fatto che la Rai è ancora una azienda fortemente attrattiva per quanti lavorano in altre realtà editoriali. La Rai ci ripensi e renda noti i nomi di chi con merito, con sacrificio e mettendosi in gioco, ha guadagnato il diritto all’accesso al Servizio Pubblico”. Posizione, questa, condivisa  dal presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, che dopo le feroci polemiche con le quali ha definito la selezione “un’occasione mancata”, ha ricordato che “la trasparenza si pratica, non si proclama”.
Con buona pace della Rai, comunque, l’informazione vince sempre. Pertanto, i giornalisti che hanno partecipato alla selezione hanno fatto il loro mestiere mettendo in rete la “notizia criminis”. Ecco, dunque, le graduatorie finali. La prima è relativa ai 100 (in realtà sono 105 per via dell’ex -aequo) nuovi precari che – ripetiamo –  costituiscono il bacino “per far fronte a future esigenze, da utilizzare con contratti a tempo determinato, nell’ambito di tutto il territorio nazionale”; la seconda dal 106° al 392° posto, più 6 assenti e 2 ritirati. E la trasparenza, il diritto all’informazione e la libertà di stampa – almeno in questo caso – sono finalmente salvi. (giornalistitalia.it)
Graduatoria A
Graduatoria B

I commenti sono chiusi.