MILANO – “Negli ultimi anni abbiamo cercato di rafforzarci e di crescere a 360 gradi, consapevoli che i settori su cui noi eravamo tradizionalmente più deboli sono proprio la narrativa e la saggistica dove è stata importante l’acquisizione di Franchini e della Ichino”.
Nel numero di ottobre di Prima Comunicazione, in edicola, Martino Montanarini, amministratore delegato di Giunti Editore, racconta per la prima volta i dettagli dell’operazione che ha portato l’editore fiorentino, battendo una concorrenza agguerrita, ad aggiudicarsi la storica casa editrice Bompiani dopo che l’Antitrust aveva costretto la Mondadori a liberarsene per non sforare le quote di mercato in seguito all’acquisizione di Rcs Libri. Con un fatturato di circa duecento milioni, la Giunti sta velocemente conquistando un posto di primo piano all’interno del mondo editoriale con progetti di espansione e di raffinamento del prodotto culturale. Su come è andata la trattativa per aggiudicarsi la Bompiani, 16 milioni di euro l’esborso, Montanarini racconta che “non è stata facile anche perché non è stata una trattativa tradizionale per un’acquisizione aziendale. L’Antitrust ha imposto una procedura blindata e a passaggi successivi, con un’offerta a busta chiusa”. (giornalistitalia.it)
In edicola Prima Comunicazione di ottobre: intervista all’ad Martino Montanarini