ROMA – “No allo sfruttamento dei giornalisti e a contratti-ricatto per i collaboratori, perché la libera informazione passa anche per il rispetto della dignità dei giornalisti e del loro giusto compenso”. E’ sulla dignità del lavoro giornalistico che è incentrato l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, riunito a Roma fino a domani, 22 gennaio.
“In questo inizio di 2015 – spiega il documento del Cnog – si moltiplicano le notizie su contratti vergognosi proposti a collaboratori pena il mancato rinnovo. Riduzioni del compenso e pezzi pagati pochi euro. Eludendo anche la legge sull’Equo compenso con clausole che non prevedono, ad esempio, il pagamento di video e foto, dirette web, oppure dando compensi irrisori per articoli che superano il minimo ‘concordato’. Con la beffa che chi più lavora meno viene pagato e meno diritti ha”.
In particolare, “uno dei casi emblematici – ma non certamente l’unico – è quello segnalato in questi giorni all’Ordine di due giornali della Finegil-Gruppo Espresso: La Città di Salerno e il Centro di Pescara”.
Il Consiglio nazionale dell’Ordine esprime, dunque, “la più ferma condanna per un fenomeno che si sta espandendo in maniera preoccupante nelle aziende editoriali e mette a rischio la professione giornalistica e la libera informazione”. E annuncia “che sarà avviata un’attività di monitoraggio in pieno accordo con gli Ordini regionali per garantire il rispetto della Carta di Firenze. Che saranno, inoltre, segnalati ai Consigli di Disciplina comportamenti della catena di comando ritenuti contrari alla deontologia e alla solidarietà tra colleghi, siano essi dipendenti o free lance”.
Lo stesso Consiglio “si riserva di ricorrere a strumenti anche legali per garantire la tutela del diritto dei cittadini all’informazione e della dignità professionale dei giornalisti e il rispetto delle norme vigenti da parte delle aziende editoriali”.
In particolare, la Consulta dei presidenti e dei vicepresidenti dell’Ordine dei giornalisti esprime “totale solidarietà ai collaboratori dei quotidiani La Città di Salerno e Il Centro di Pescara del gruppo Finegil-Espresso, che si sono visti recapitare nei giorni scorsi la copia del contratto di collaborazione per l’anno 2015 con drastiche e mortificanti riduzioni dei compensi”.
“I nuovi contratti – si legge nel documento sottoscritto da presidenti e vicepresidenti degli Odg regionali – applicano strumentalmente e solo parzialmente la legge dell’equo compenso (sulla quale il Tar si pronuncerà il 28 gennaio su ricorso del Cnog), svilendo il lavoro degli stessi collaboratori. Si prevede tra l’altro che, superata la soglia massima dei primi 288 articoli pagati, venga corrisposto un ‘forfait’ di 120 euro annui, cioè dieci euro mensili a prescindere dal numero”.
“I contratti ‘proposti’ – spiega la Consulta – fanno riferimento a servizi pubblicati e comprendono anche foto e video e nulla viene corrisposto per articoli più brevi di 1.600 battute. Questi ultimi, infatti, vengono inseriti nel ‘compenso’ di dieci euro mensili. Ogni somma è comprensiva di tasse, spese e di quanto sarebbe dovuto per servizi fotografici o video prodotti. Per i contributi sul web, inoltre, non è previsto alcun compenso. Ne consegue una drastica riduzione della media dei già bassissimi compensi corrisposti a decine di collaboratori che, con il loro costante impegno quotidiano, garantiscono da anni l’uscita dei due giornali con un’informazione capillare”. Insomma, “per la Finegil Espresso si può vivere con 4.910 euro l’anno, tasse e spese comprese”.
I presidenti e i vice presidenti degli ordini regionali invitano, infine, i direttori e tutta la catena di comando ad “opporsi a questa iniziativa che viola i diritti più elementari di colleghi che con il loro lavoro arricchiscono quotidianamente l’informazione delle testate”.
Solidarietà ai colleghi de La Città di Salerno e Il Centro di Pescara, caso emblematico