PECHINO (Cina) – La Corte Suprema di Pechino ha annunciato la riduzione, da sette a cinque anni di carcere, della pena contro la giornalista Gao Yu. Come riportato su un social network cinese da un avvocato di Gao, Shang Baojun, la Corte si è pronunciata due giorni dopo la richiesta di appello di martedì: un gesto insolito che è già stato visto dagli avvocati come “un segnale positivo”.
Pochi mesi fa gli avvocati di Gao, che ha 71 anni, avevano avvertito della salute in peggioramento della giornalista che ad aprile era stata condannata a sette anni di carcere per aver “rivelato segreti di Stato”.
Secondo la sentenza, la giornalista fece trapelare una circolare ufficiale chiamata “Documento numero 9”, uscito dal Partito Comunista Cinese e in cui i membri chiedevano di sopprimere una serie di “mali”, tra cui la democrazia o la libertà di stampa.
A quanto pare chi avrebbe passato queste informazioni a Gao, probabilmente con sede negli Stati Uniti, ha negato di aver fatto trapelare il documento e gli avvocati hanno depositato una prova a riguardo nell’appello.
Alla fine dell’udienza di martedì, uno dei due avvocati di Gao, Mo Shaoping, ha detto a Efe che il contenuto del ricorso “non è pubblico”. Gao, che soffre di ipertensione e sindrome di Meniere, ha visto la sua salute peggiorare in carcere in una situazione considerata “molto grave” dai medici. (La Presse/Efe)
Da 7 a 5 anni, lo ha deciso la Corte Suprema. L’accusa: aver “rivelato segreti di Stato”