La crisi strangola la cooperativa che nel 2014 si era staccata dal gemello modenese

Chiude il quotidiano Prima Pagina Reggio

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Corrado Guerra

Corrado Guerra

REGGIO EMILIA – “Prima Pagina Reggio interrompe il dialogo con i suoi lettori: questo è l’ultimo numero che l’editore manda in stampa, mettendo la parola fine a un’avventura tanto entusiasmante quanto difficile, iniziata, complessivamente, quattro anni fa con l’obiettivo di raccontare pregi e difetti di questa nostra provincia partendo da un punto di vista assolutamente libero e disincantato, provando a scardinare schemi consolidati superati dai fatti”.
Così, venerdì scorso, il quotidiano diretto da Corrado Guerra si è congedato dai propri lettori interrompendo l’esperienza nata, nel febbraio 2012, dalle ceneri de “L’Informazione”.
“La nostra corsa – ha spiegato il direttore nel suo ultimo editoriale – termina anzitempo, ma quello che abbiamo fatto è stato – davvero – frutto di libere scelte. E ha raccolto, passo dopo passo, l’adesione di preziosi lettori che ne hanno condiviso la scommessa, sia per raccontare i piccoli che i grandi fatti. Interrompiamo le pubblicazioni: una decisione sofferta, ma inevitabile, viste le complicazioni gestionali (non la voglia di continuare a raccontare a modo nostro). A quanti ci sono stati accanto va il nostro profondo ringraziamento”.
Chiude battenti, così, a Reggio Emilia la redazione di viale Isonzo 72, che ospitava il giornale gestito da una cooperativa di giornalisti che il 27 novembre 2014 si era staccata dal quotidiano gemello “Prima Pagina Modena” edita dall’imprenditore edile Dino Piacentini che, lo scorso anno, con una cifra pari a 337 mila euro è diventa azionista per il 40% de “l’Unità”.
In un periodo drammatico per l’editoria italiana, il giornale reggiano non è riuscito a stare sul mercato a causa delle poche copie vendute e degli scarsi introiti pubblicitari che avevano già costretto la cooperativa a chiedere lo stato di crisi ed attivare gli ammortizzatori sociali ricorrendo alla cassa integrazione a rotazione i giornalisti che adesso andranno a zero ore. (giornalistitalia.it)

Odg Emilia Romagna: “Viene a mancare un pezzo di democrazia”
BOLOGNA – “Quando una testa giornalistica muore, viene a mancare un pezzo di democrazia. È una convinzione che si rinnova anche di fronte all’ennesima brutta notizia, la chiusura del quotidiano Prima Pagina di Reggio Emilia. La sua parabola termina dopo quattro anni; si è dovuto arrendere a un mercato in cui le risorse pubblicitarie calano sempre di più, così come le copie vendute dalla carta stampata”.
L’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna, nell’esprimere solidarietà ai colleghi di Prima Pagina Reggio, ricorda che “il suo percorso, almeno a partire dal 2014, è stato garantito dalla passione e dal coraggio dei colleghi giornalisti che avevano dato vita a una cooperativa per provare ad andare avanti in maniera autonoma, dopo la separazione dai “cugini” di Prima Pagina Modena. Purtroppo non ce l’hanno fatta”.
“A loro – afferma l’Odg – va tutta la nostra ammirazione e, soprattutto in questo momento così difficile, la nostra solidarietà. L’auspicio è che presto possano rimettersi in gioco dal punto di vista professionale e dimostrare, come hanno fatto in questi ultimi mesi, che la loro passione è sostenuta anche da una grande capacità professionale”.

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