ROMA – Sconcerta il comportamento del governo dell’Estonia che considera “persona non gradita” il collega Giulietto Chiesa e, di conseguenza, ne limita la libertà di movimento, e lo espelle, evidentemente a causa delle opinioni non conformiste che Chiesa esprime circa le vicende che agitano lo scacchiere est europeo.
Si tratta di una scelta grave in sé e tanto più grave in quanto colpisce un cittadino di un Paese dell’Unione europea di cui l’Estonia è parte.
Se si ricorre a simili metodi è evidente che c’è ancora un problema di maturazione democratica anche all’interno della stessa UE.
Il presidente della Fnsi Rossi sull’espulsione del giornalista: “Una scelta grave”