BELFAST (Irlanda del Nord) – Spunta un nuovo video chiave sui drammatici momenti che hanno preceduto la morte di Lyra McKee: la giornalista 29enne uccisa la settimana scorsa da un proiettile vagante a Derry, in Irlanda del Nord, mentre documentava la sparatoria scatenata da militanti locali legati alla New Ira contro la polizia a margine di una perquisizione nel quasi impenetrabile complesso di Creggan.
Le immagini, diffuse dalla stessa polizia nordirlandese, ritraggono tre persone a volto coperto, incluso il presunto killer che appare mentre fronteggia gli agenti (dietro i quali si trovava Lyra) impugnando una pistola: secondo il detective Jason Murphy, uno dei responsabili dell’indagine, si tratterebbe di un giovane di nemmeno 20 anni, non alto di statura.
Murphy nel presentare il video ha rinnovato l’appello alla comunità di Creggan a collaborare per il riconoscimento del sospetto, dopo l’ammissione della New Ira del coinvolgimento di suoi “volontari” nella sparatoria. “Credo che la comunità abbia informazioni da svelare per rendere giustizia a Lyra e aiutarmi a individuare l’assassino”, ha detto. “Riconosco che per la gente di Creggan è difficile parlare con la polizia, ma voglio dare la mia personale rassicurazione che sapremo gestire ogni preoccupazione con la massima sensibilità”, ha aggiunto.
Un’organizzazione non governativa locale, Crimestoppers, ha intanto offerto una ricompensa da 10.000 sterline a chiunque contribuirà a far arrestare il responsabile. (ansa)