BRUXELLES (Belgio) – Il tassista che ha trasportato il commando terrorista all’aeroporto di Bruxelles avrebbe riconosciuto il giornalista free lance Faycal Cheffou come “l’uomo con il cappello”. Il riconoscimento sarebbe avvenuto in un confronto visivo. Cheffou è tuttora in stato di arresto.
La notizia è pubblicata da “Le Soir”. In precedenza il quotidiano belga “La Libre Belgique” aveva pubblicato un articolo dal titolo: “Faycal Cheffou, un giornalista indipendente, è l’uomo con il cappello?”. L’interrogativo era in prima pagina sul sito, che postava anche un video del giornalista con una inchiesta sulle condizioni di alcuni musulmani, immigrati irregolari, fermati in Belgio durante il Ramadan. Nell’inchiesta anti-terrorismo sugli attentati di Bruxelles il nome di Faysal Cheffou è apparso ieri.
Secondo una fonte citata da “Le Soir”, la polizia ritiene che ci siano “forti possibilità” che si tratti dell’uomo con il cappello e la giacca bianca, ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto di Zaventem in compagnia dei due kamikaze poco prima che si facessero esplodere, e da allora in fuga. Fermato giovedì sera, nel corso di una serie di perquisizioni a Bruxelles, Cheffou è stato interrogato ma si è rifiutato di collaborare. Da mesi sarebbe nel mirino della polizia. Delle sei persone fermate giovedì sera, tre sono già state rilasciate mentre altre tre restano in custodia. Si tratta di Cheffou e di altri due persone, un uomo e una donna, individuati a Jette sul Ring, alla periferia di Bruxelles.
Intanto, fonti di polizia citate dal portale greco Skai.gr riferiscono che disegni e una mappa dell’aeroporto di Bruxelles sarebbero stati trovati in un pc che si trovava nell’appartamento di Atene di Abdelhamid Abaaoud, considerato il cervello degli attentati del 13 novembre a Parigi.
Stamane il sito belga “Derniere Heule” ha dato la notizia che un agente della sicurezza della centrale nucleare di Charleroi, Didier Prospero, è stato ucciso e il suo badge trafugato. I fatti sono avvenuti giovedì sera, ma la notizia è trapelata solo oggi.
Il 17 febbraio lo stesso quotidiano aveva rivelato come il direttore del programma di ricerca della centrale fosse seguito da una cellula terroristica. La Procura di Charleroi ha comunque smentito ufficialmente la pista terroristica per l’omicidio di Didier Prospero, un agente della sicurezza della centrale nucleare di Charleroi. L’uomo e il suo cane sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco giovedì sera nell’abitazione di Prospero a Froidchapelle. La Procura ha poi smentito che sia stato trafugato il suo badge: il corpo di Prospero è stato ritrovato dai suoi tre figli, al loro ritorno da scuola. Le notizie sono pubblicate da “Le Soir”. (Agi)
Identificato dal tassista che l’ha trasportato in aeroporto. Tuttora è in stato di arresto