BOLOGNA – C’è anche Giuseppe, Beppe per gli amici, Marchetti, giornalista pubblicista, titolare della libreria Luna’s Torta di Torino, tra i tanti scomparsi che Federica Sciarelli e la sua redazione continuano a cercare grazie ad un programma diventato ormai un’istituzione nel nostro Paese, “Chi l’ha visto?”. Da tre anni del giornalista torinese non si hanno, infatti, notizie.
Ufficialmente scomparso dal 15 novembre 2014, giorno in cui Beppe, all’epoca quarantenne, “era venuto a Bologna da Torino per il matrimonio di uno dei suoi migliori amici. – è la ricostruzione del Resto del Carlino che, da subito, ha seguito la vicenda – . Quel giorno si era recato con tanti altri invitati in un agriturismo a Mongardino, sopra le colline di Sasso Marconi, per festeggiare gli sposi, ed è da lì che poi è scomparso”.
Marchetti, originario di Pavia, che oggi avrebbe 43 anni, “doveva pernottare insieme ad altri amici in quel posto, – riportano i colleghi del Carlino – ma verso le 22-23 nessuno l’ha più visto. A quanto è stato ricostruito si è incamminato da solo a piedi insieme al suo inseparabile zainetto rosso sulle spalle per tornare verso la città, 7-8 chilometri, fra le colline, al buio e al freddo, sotto una leggera pioggia, con l’intenzione poi di arrivare in stazione e prendere un treno per tornare a Torino dove all’indomani aveva un appuntamento di lavoro anche se era domenica. Da quel momento, però, è sceso un silenzio che si è fatto sempre più misterioso: nessuno contatto con amici e parenti”.
Come riferito anche dalla Sciarelli, in più di una puntata di “Chi l’ha visto?”, qualcuno avrebbe visto Beppe poche ore dopo in un bar sulla Porrettana a Sasso Marconi, ma non sono mai arrivate conferme concrete. Carabinieri, protezione civile, soccorso alpino e volontari, oltre ad amici e parenti, lo hanno cercato per giorni e giorni, soprattutto in mezzo ai boschi di Sasso Marconi, anche con i cani molecolari.
Zero risultati. Del giornalista torinese, dopo tre anni, non si sa più nulla, anche se continuano, specie sul suo profilo Facebook, gli appelli dei tanti amici.
C’è, però, una strana “curiosità” che vale la pena ricordare. Proprio durante una delle prime trasmissioni di “Chi l’ha visto?” è emerso un dettaglio, forse, non di poco conto: nel proporre il suo ultimo libro ad una casa editrice, Beppe Marchetti aveva utilizzato un’identità fittizia, quella di Enrico Alberici, dicendo di essere nato a Roma nel 1976 e di vivere in un monolocale sulla Tiburtina. Marchetti conosceva l’editore e, come spiegato da lui all’editore stesso, quella dell’identità fittizia poteva essere semplicemente un modo per non incappare in favoritismi nella ricerca della pubblicazione. Questa potrebbe essere una spiegazione plausibile, per carità, ma, come paventato a suo tempo dalla Sciarelli, chi ci assicura che dietro Enrico Alberici non si nasconda qualcosa di più? Il mistero rimane. (giornalistitalia.it)