La Fondazione Città di Cremona protagonista dell’ennesimo bando illegittimo

Cercasi addetto stampa non giornalista

Fondazione Città di CremonaCREMONA – Avviso pubblico della Fondazione Città di Cremona per il conferimento, tramite selezione comparativa, di un incarico professionale di addetto stampa dell’ente. Tutto normale se non fosse per il fatto che, tra i requisiti richiesti, è previsto il “possesso di diploma di laurea preferibilmente in scienze della comunicazione”, ma non l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti, requisito giuridico essenziale per poter svolgere l’attività giornalistica di addetto stampa.
Le mansioni previste nel bando, che scade il 15 maggio 2017, sono, infatti, di natura chiaramente giornalistica: “aggiornamento sito internet della Fondazione Città di Cremona; promozione e resoconto di eventi, di campagne e di rassegne, con foto e/o video e redazione ed invio del relativo comunicato stampa, che coinvolgono in qualunque modo la Fondazione o da essa patrocinati; rapporti con le redazioni ed i media locali”.
Un’attività, tra l’altro, non occasionale, considerato che l’addetto stampa “dovrà garantire la sua attività in tutte le circostanze ed eventi in cui sia necessaria la prestazione professionale in questione e potrà operare secondo le modalità ritenute più efficaci per garantire tempestività e continuità delle prestazioni”.
La durata dell’incarico, fissata per un periodo di 1 anno, eventualmente rinnovabile, prevede un compenso annuo di € 6.000, oltre Iva e oneri previdenziali, se dovuti; il compenso deve ritenersi comprensivo anche di eventuali spese di spostamento e/o altro.
La Fondazione Città di Cremona, costituita nel 2004, è “persona giuridica di diritto privato senza fine di lucro, dotata di piena capacità e piena autonomia statutaria e gestionale” ed è retta da un Consiglio d’Amministrazione composto di cinque membri, compreso il presidente, nominati dal sindaco del Comune di Cremona.
Nel bando è scritto che “non si procede all’assegnazione di punteggi né alla formulazione di alcuna graduatoria, in quanto il conferimento dell’incarico riveste natura fiduciaria” e che “la selezione avviene nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, sulla base di una valutazione comparativa delle domande pervenute, tenuto conto della rilevanza del curriculum e dell’esito del colloquio”. Sarà.
Certo è che il bando, al di là degli aspetti legati all’evidente illegittimità di conferire eventuali incarichi di natura giornalistica a non iscritti all’Albo professionale, i “principi di non discriminazione” li vìola eccome, discriminando appunto i giornalisti danneggiati da una “parità di trattamento” garantita agli abusivi.
Nel segnalare il caso all’Associazione Lombarda della Stampa e all’Ordine dei giornalisti della Lombardia, invitiamo la Fondazione Città di Cremona a rettificare il bando. (giornalistitalia.it)

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