TORINO – È sempre la solita storia. Si evoca la legge n. 150/2000 “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”, per affidare l’incarico di “Addetto stampa/web Journalist”, ma soltanto per “l’espletamento delle funzioni”. L’Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario del Piemonte ha, infatti, pubblicato un avviso finalizzato alla «selezione, mediante valutazione comparativa per titoli e colloquio, per l’affidamento di un incarico professionale di “Addetto stampa/web Journalist dell’Edisu Piemonte” per l’espletamento delle funzioni attribuite agli uffici stampa dalla legge n. 150/2000 “Disciplina delle attività di comunicazione ed informazione delle Pubbliche Amministrazioni”, la cui attività sia prioritariamente indirizzata ai mezzi di informazione di massa».
Tra i requisiti richiesti: diploma di istruzione secondaria di secondo grado; iscrizione all’albo dei giornalisti; comprovata esperienza professionale di almeno cinque anni presso soggetti pubblici o privati per il medesimo profilo professionale oggetto della presente selezione (addetto stampa o componente di ufficio stampa).
La domanda di partecipazione, comprensiva degli allegati indicati nel bando, dovrà essere trasmessa con Posta Elettronica Certificata entro il 9 ottobre 2020.
L’incarico, della durata di un anno – è scritto nel bando –, «di elevata professionalità dovrà essere svolto senza alcun vincolo di subordinazione e sarà disciplinato da un contratto di lavoro autonomo d’opera professionale inquadrabile nelle disposizioni di cui agli artt. 2222 e ss. del Codice civile».
“Lavoro autonomo” che prevede «lo svolgimento delle seguenti attività dell’ufficio stampa dell’Ente: a) comunicazione esterna, diffusione e pubblicizzazione della mission, delle attività, dei servizi e risultati dell’Ente mettendone in risalto i vantaggi e gli effetti per l’utenza istituzionale e, in generale, per il territorio e la popolazione di riferimento. In particolare la prestazione ha per oggetto la cura dell’informazione inerente le attività dell’Edisu Piemonte: b) gestione e cura dei rapporti degli organi di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione e media: dichiarazioni, interviste, comunicati; redazione, diffusione e archiviazione di comunicati stampa e articoli riguardanti sia l’attività
dell’Ente e dei suoi vertici istituzionali, sia quella di informazione e promozione dei servizi
avvalendosi di media e dei social network; cura dei rapporti con i giornalisti e gli operatori di testate giornalistiche, radiofoniche, web e televisive; c) raccolta di informazioni relative all’Ente e di interesse per gli studenti e la cittadinanza; d) monitoraggio dei comunicati pubblicati, dei temi e articoli di interesse per l’Ente e cura di
rassegne stampa periodiche; e) verifica dei contenuti della rassegna stampa quotidiana e tecnica con riferimento ai programmi
in corso di attuazione da parte dell’Ente; f) supporto agli organi di vertice istituzionale nell’organizzazione, gestione e post-produzione di
conferenze stampa con predisposizione di cartelle e materiale informativo in occasione di eventi
e manifestazioni quali inaugurazioni, convegni, tavoli tecnici ecc.; g) supporto per la ideazione e realizzazione, in collaborazione con la Direzione Generale e i servizi
competenti dell’Ente, di dépliant, brochure, manifesti, locandine, ecc.; h) realizzazione di foto e video a supporto di comunicati, interviste, brochure, dépliant ecc.; i) redazione di testi e relazioni su argomenti specifici in occasione di interventi pubblici dei vertici
istituzionali; l) collaborazione con la Direzione Generale e i servizi competenti dell’Ente per la cura della comunicazione digitale web e mediante social networks, supporto nell’aggiornamento del sito web istituzionale e del profilo facebook;
m) supporto nella individuazione e adozione, sulla base delle indicazioni della Direzione Generale, di forme innovative di comunicazione che ne aumentino l’efficacia e la trasparenza;
o) ogni altra prestazione tipica della funzione di “addetto stampa” secondo il contenuto delle disposizioni normative vigenti».
Altro che “lavoro autonomo” e, come se non bastasse, «il professionista incaricato dovrà operare in costante coordinamento con gli organi istituzionali dell’Edisu Piemonte, con particolare riguardo al Presidente ed al Direttore, e in particolare dovrà: eseguire la prestazione personalmente e garantire una adeguata presenza presso la sede legale dell’Edisu in funzione del raggiungimento degli obiettivi dell’incarico nonché la reperibilità telefonica relativamente ai rapporti con i media per situazioni di particolare emergenza, ovvero per situazioni non programmabili; garantire occasionalmente la partecipazione ad eventi ed iniziative ove sia ritenuto necessario il suo intervento professionale;
- mantenere riservati i dati e le informazioni, ivi comprese quelle che transitano per le apparecchiature di elaborazione dati, di cui venga in possesso e comunque a conoscenza, di non divulgarli in alcun modo e in qualsiasi forma e di non farne oggetto di utilizzazione a qualsiasi titolo per scopi diversi da quelli strettamente necessari all’esecuzione dell’incarico professionale».
Il compenso annuo lordo è di 24mila euro, onnicomprensivi di ogni onere di legge e accessorio (fiscale, previdenziale, assicurativo o altro), non sono riconosciuti rimborsi spese e tutte le attività svolte dovranno essere «opportunamente rendicontate dal professionista attraverso la presentazione di un prospetto mensile delle prestazioni svolte».
Compenso corrisposto alla stregua di uno stipendio: «in dodici rate mensili posticipate in ragione di un dodicesimo dell’importo annuale sopra indicato» entro 30 (trenta) giorni dalla ricezione di regolare fattura previa verifica del rendiconto presentato delle attività svolte».
Non manca il richiamo all’articolo 9, comma 4, della legge n. 150/2000, con una “concessione”: «il professionista incaricato potrà svolgere la propria attività a favore di altri committenti, fatta salva la sussistenza di motivi di accertata incompatibilità».
Peccato che il richiamato articolo reciti che «coordinatori e i componenti dell’ufficio stampa non possono esercitare, per tutta la durata dei relativi incarichi, attività professionali nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche». Appunto: coordinatori e componenti dell’ufficio stampa, che non sono certo lavoratori autonomi pagati a fattura, ma dipendenti a tutti gli effetti, come l’incarico in questione. Che di “autonomo” non ha proprio nulla. (giornalistitalia.it)
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