ISTANBUL (Turchia) – Nokta ancora nel mirino del Governo del presidente Recep Tayyip Erdogan. Il sito on line della rivista è stato, infatti, oscurato dal Tribunale di Istanbul con l’accusa di diffamazione nei confronti dell’Akp, il partito del presidente. O meglio, di ventilata diffamazione, considerato che il provvedimento è stato assunto per scongiurare la pubblicazione della terza tranche di appunti riservati di una riunione dell’Akp. Appunti che conterrebbero imbarazzanti particolari relativi ad una strategia della tensione per guadagnare consensi nelle urne.
L’ennesimo, vergognoso, caso di “censura preventiva” segue il sequestro, il 14 settembre scorso, delle copie del giornale. Nell’occasione, la polizia turca ha fatto irruzione nella sede di Nokta perquisendo la redazione e sequestrando le copie dell’ultima edizione del giornale sulla cui copertina appare un fotomontaggio con il presidente Recep Tayyip Erdogan che si fa un selfie davanti alla bara di un soldato morto. Bloccato anche l’account Twitter perché “i contenuti del diciottesimo numero di Nokta sono considerati offensivi nei confronti del presidente”.
Dopo il sequestro delle copie, un altro vergonoso attacco alla libertà di stampa