Bagnaia, “Crescere tra le righe” sempre più terra di confronto tra publishing e hi tech

Ceccherini: “Diritto alle opinioni, non ai propri fatti”

Andrea Ceccherini

Andrea Ceccherini

SIENA – “Bagnaia è un momento di dialogo, dove l’apertura prevale sulla chiusura, dove il confronto vince sullo scontro, dove il coraggio ha la meglio sulla paura, a patto che si assuma come minimo comune denominatore un concetto: ognuno ha diritto alle proprie opinioni. Nessuno ai propri fatti”. È con queste parole che Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori (Opge) ha aperto i lavori della decima edizione del convegno “Crescere tra le righe”, che si sta tenendo a Borgo La Bagnaia (Siena).
Osservatorio Giovani - Editori“Giovani ed educazione rappresenta il binomio più potente per tutti coloro che vogliono cambiare il mondo. Ed è proprio sotto questo segno che apriamo la decima edizione di Crescere tra le Righe”, ha aggiunto Ceccherini, che ha focalizzato l’attenzione soprattutto sull’importanza del dialogo e del confronto.
“Ognuno di noi, io per primo, ricorderà come la natura ci abbia dato due orecchie e una sola bocca. Ciò dovrebbe suggerire di parlare la metà del tempo che dovremmo dedicare ad ascoltare – ha proseguito il presidente dell’Osservatorio – Bagnaia vuole essere un luogo di confronto aperto. Un luogo di confronto tra tutti gli editori, nessuno escluso. Un luogo di confronto tra giovani ed editori. Un luogo di confronto tra mondo del publishing e quello dell’hi tech. Un luogo di confronto tra Italia e Usa. A Bagnaia crediamo ancora nel valore del dialogo, unico metodo per superare lo scontro con il confronto”.

Dean Baquet

Dean Baquet, direttore del New York Times

Anche per questo motivo, sul palco della decima edizione di “Crescere tra le righe” saliranno i numeri uno di tutto il mondo dei media americani: il direttore del “The New York Times”, Dean Baquet, il direttore del “The Wall Street Journal”, Gerard Baker, il direttore del “The Washington Post”, Martin Baron, il vice presidente delle news di Google, Richard Gingras, il direttore News Products di Facebook, Alex Hardiman, il direttore Global Content Partnerships News di Twitter, Peter Greenberger, e l’amministratore delegato di Time Warner, Jeff Bewkes.
Al loro fianco, in rappresentanza del mondo editoriale italiano, il presidente e amministratore delegato di Rcs MediaGroup, Urbano Cairo, l’amministratore delegato di Exor Nv e azionista del “The Economist”, John Elkann, l’amministratore delegato di Poligrafici Editoriale, Andrea Riffeser Monti, l’amministratore delegato de “Il Sole 24 Ore”, Franco Moscetti, il presidente della Fieg, Maurizio Costa, e il presidente della Rai Monica Maggioni.

Martin Baron, direttore del Washington Post

Martin Baron, direttore del Washington Post

Al loro fianco, parteciperanno al dibattito pure i direttori dei principali quotidiani del nostro paese, come Luciano Fontana del Corriere della Sera, Guido Gentili de Il Sole 24 Ore, Maurizio Molinari de La Stampa, Virman Cusenza de Il Messaggero, Paolo Giacomin del Quotidiano Nazionale, e Massimo Russo, della Divisione Digitale del Gruppo Gedi.
Presenti anche significative personalità della società civile: dal presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, al maestro Andrea Bocelli, dal presidente della Fondazione Italia-Cina, Cesare Romiti, alla presidente dell’Associazione Culturale “Attilio Monti”, Marisa Monti Riffeser. A condurre la due giorni una coppia inedita per il palco di Bagnaia la giornalista di Sky Tg24 Stefania Pinna e il vice direttore del Corriere della Sera, Massimo Gramellini.

Maurizio Costa

Maurizio Costa, presidente della Fieg

“Il confronto tra Italia e Usa è sempre stato un confronto proficuo che a Bagnaia intendiamo continuare a valorizzare, poiché – da una parte – gli editori italiani hanno sempre tratto ispirazione dalla capacità di innovare dei loro colleghi americani, molto più capaci di sperimentare, di osare, di rischiare, dall’altra credo che gli editori americani abbiano sempre ceduto al fascino della nostra cultura umanista, e alla nostra tendenza a mettere sempre la persona al centro, l’uomo al centro, e il resto, tutto il resto, al suo servizio. Senza eccezioni“, ha spiegato Andrea Ceccherini, che ha indicato in quattro macrotemi il filo conduttore di questa decima edizione di “Crescere tra le righe”, interamente dedicata al ruolo del giornalismo di qualità nell’era digitale: Trust, Social Network, Fake-News e Media Literacy.

Virman Cusenza, direttore de Il Messaggero

Virman Cusenza, direttore de Il Messaggero

“Non nascondiamoci dietro un dito: l’esplosione della diffusione delle fake news ha aperto un varco tra mondo del publishing e quello dell’hi tech: entrambi hanno capito, forse per la prima volta, che l’uno ha bisogno dell’altro. E che da soli si può andare, forse, più veloci, ma è solo insieme che ci si può spingere più lontano – ha precisato il presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori.
Ed proprio su questa base che il dialogo può decollare nell’interesse, non solo del mercato, ma soprattutto della democrazia”. Sempre in tema di fake news, Ceccherini ha poi ribadito il ruolo del “Quotidiano in Classe” come deterrente efficace contro le “bufale”, attraverso la sua capacità di sviluppare la coscienza critica degli studenti. “Di fronte al crescente dilagare di fake news e vero somiglianze non ci possiamo arrendere all’idea che il fact checking rappresenti la sola soluzione, non ci possiamo arrendere all’idea che la sola soluzione tecnologica risolva, perché ogni soluzione che si rispetti parte dal riconoscimento della centralità della persona, dal primato dell’uomo, della dignità dell’individuo – ha spiegato il presidente dell’Osservatorio –. E l’individuo ha una testa sulle spalle, che deve saper usare, allenandola con esercizi di media literacy, che come il Quotidiano in Classe, hanno un solo obiettivo: rendere la persona più padrona di se stessa”. (adnkronos)

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