Il segretario generale della Cisal e consigliere nazionale Fnsi sulla legge di bilancio

Cavallaro: “Giù le mani da pensioni e stipendi”

Francesco Cavallaro, segretario generale della Cisal e consigliere nazionale Fnsi

Francesco Cavallaro, segretario generale della Cisal e consigliere nazionale Fnsi

ROMA – “È iniquo chiedere ulteriori sacrifici a lavoratori e pensionati, colpevoli solo di avere versato i contributi previsti e, paradossalmente, di vivere troppo a lungo”. Francesco Cavallaro, segretario generale della Cisal e consigliere nazionale Fnsi, ammonisce così il Governo Gentiloni che, in merito alla legge di bilancio attualmente al vaglio del Senato, sarà probabilmente tentato ad imporre ancora una volta il voto di fiducia per aggirare gli oltre quattromila emendamenti presentati dai gruppi parlamentari.
Ricordando che “la sostenibilità delle finanze pubbliche continua a poggiare in larga misura sulle riforme pensionistiche introdotte in passato”, per Cavallaro “non meravigliano, pertanto, le posizioni favorevoli all’introduzione di meccanismi permanenti di adeguamento dei requisiti pensionistici espresse da Confindustria, Istat e Banca d’Italia, la cui unica preoccupazione è far quadrare i conti, indipendentemente dall’equità delle misure adottate”.
“È nostro dovere – sottolinea, quindi, Cavallaro – sollecitare un approccio corretto al problema, non basta limitare i danni di scelte sbagliate”.
Insomma, se il Presidente del Consiglio è veramente convinto – come ha dichiarato intervenendo al Festival Bergamo Città Impresa – che  “siamo fuori dalla più grande crisi economica del dopoguerra” per merito “del lavoro, delle famiglie e delle imprese”, non può certo scaricare l’onere più gravoso della manovra sui lavoratori e sulle famiglie, invece di preoccuparsi – come da tempo denuncia la Cisal – di “drenare gli oltre 120 miliardi di evasione fiscale con una vera e radicale riforma che non metta, ancora una volta, le mani nelle tasche dei pensionati e dei lavoratori”. (giornalistitalia.it)

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