ROMA – “Accogliamo con favore e ci impegniamo a sostenere nelle sedi opportune, a partire dalla calendarizzazione al Senato, la proposta di autoriforma approvata all’unanimità dall’Assemblea del Cnel, mirata a restituire al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro la sua funzione di promozione e sintesi del dialogo tra parti sociali”. Francesco Cavallaro, segretario generale della Cisal e consigliere nazionale Fnsi, commenta così l’iniziativa con cui i consiglieri dell’istituto hanno voluto gettare le basi per il rilancio concreto dell’ente messo in discussione dal referendum del 4 dicembre scorso.
“Particolarmente significative – rileva Cavallaro – le proposte in materia di composizione del Consiglio e di definizione dei suoi compiti. Fermo restando il numero dei consiglieri, il disegno di legge modifica, nel segno del più ampio pluralismo, le regole di rappresentanza dell’Istituto, rendendole idonee a garantire una presenza con funzione consultiva a tutte le confederazioni rappresentative a livello nazionale”.
“Tra i nuovi compiti del Cnel – sottolinea il segretario generale della Cisal – la redazione di specifici rapporti su mercato del lavoro e Bes (benessere equo e sostenibile) e di pareri obbligatori preventivi e non vincolanti su Def e legge di bilancio, e l’attribuzione della funzione di certificazione del grado di rappresentatività nazionale delle organizzazioni sindacali nel settore privato”.
“In sintesi, il Cnel dimostra di guardare al futuro rivendicando – spiega Cavallaro – la dignità e il valore di quarto organo di rango costituzionale dello Stato dopo Corte dei Conti, Consiglio di Stato e Csm, e aspirando a ulteriori contenuti in relazione alla propria peculiarità di organo consultivo del Parlamento”.
A giudizio del segretario generale della Cisal si tratta, quindi, di “una nuova importante tappa di un percorso virtuoso iniziato con la spending review interna che dal 2012 al 2016 ha restituito al bilancio dello Stato ben 37 milioni di euro e che porterà la Commissione Speciale per l’Informazione a varare entro il mese di giugno un report sul mercato del lavoro e sulla contrattazione collettiva”. (giornalistitalia.it)
Fondamentale la proposta di autoriforma approvata all’unanimità dall’Assemblea