FAGNANO CASTELLO (Cosenza) – «Sonia Lattari ennesima vittima della follia e del silenzio. Sopravvivere è possibile, ma tutti abbiamo il diritto di vivere! Come capire quando si è in una storia malata e come affrontarla per salvarsi la vita?». Questo il tema dell’incontro con la giornalista Catia Acquesta, portavoce dell’Associazione contro la violenza di genere Mede@, in programma sabato prossimo, 25 settembre, a Fagnano Castello.
Autrice ed editrice del libro: “Mia o di nessun altro, il lato impervio dell’amore” (Caosfera edizioni, pagine 138, euro 15), con la prefazione di Maurizio Costanzo, Catia Acquesta, da oltre 20 anni impegnata sul territorio nazionale contro la violenza sulle donne, presenterà il suo libro nel suo paese d’origine, Fagnano Castello. «Sarà una tappa dolorosa e molto sentita per me – spiega la giornalista – a causa dell’efferato femminicidio che, nei giorni scorsi, ha colpito Sonia Lattari, uccisa a coltellate da suo marito durante una lite. Sono tante le storie che ho seguito e alle quali ho dato voce, come quelle che ho scelto nel mio libro, ma in questa occasione mi sento particolarmente coinvolta, triste e toccata. Sonia abitava a circa 700 metri dalla mia abitazione estiva. Ho fatto per anni una battaglia giornalistica per avere la legge sullo stalking: oggi c’è e ci sono anche le associazioni e il codice rosso, ma ancora sembra non essere abbastanza. Una ferita che si riapre dolorosamente in occasione di casi come questo che, purtroppo, continuano a ripetersi».
«Il libro di Catia Acquesta – spiega Maurizio Costanzo – apre una nuova speranza, perché non si limita a raccontare storie realmente accadute, ma attraverso interviste, opinioni di personalità del mondo politico, sociale e medico, indica, per ogni donna, una strada che è possibile percorrere e dove è possibile farcela».
«È difficile – sottolinea Costanzo – accettare che un sogno così grande, come può essere l’amore, venga infranto così violentemente: non si vede, non si vuole vedere, perché fa troppo male accettare l’idea di essere state raggirate, tradite e oltraggiate nell’anima, prima che nel fisico, dall’uomo che diceva di amarle. Qualsiasi donna si sente smarrita e la remissività prende il sopravvento: si convince che evitando di difendersi, nascondendo le violenze subite, esse si placheranno col tempo. Spera che “lui” cambierà prima o poi. Ma la violenza può cambiare solo in peggio, perché è nella paura della donna, nel senso di colpa e nella mancanza di autostima di chi subisce che trova maggior vigore la stupidità dell’uomo».
Sabato prossimo, alle ore 18 nella Sala Polifunzionale del Comune di Fagnano Castello, dopo i saluti del sindaco Giulio Tarsitano, interverranno Antonietta Storino (Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato – Dirigente della Commissione Pari Opportunità del Sindacato Italiano appartamenti di Polizia), Ombretta Ciapini (psicologa e psicoterapeuta), Maria Francesca Magno (presidente dell’Associazione Culturale “Leggiamoci Su” e don Paolo Viggiano (parroco della Chiesa dell’Immacolata di Fagnano Castello).
La manifestazione si avvarrà della preziosissima partecipazione della Meo School diretta dal M° Paolo Li Rosi con Alessia Ardì, Michela Cassisi e Mariachiara Medico (vocalist) ed Edoardo Musumeci (chitarre). (giornalistitalia.it)
CHI È CATIA ACQUESTA
Laureata in Giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma, è giornalista professionista dal 1 aprile 2008.
Dal luglio 2019 è direttore responsabile delle testate giornalistiche dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità del Comune di Roma Capitale e referente della piattaforma editoriale. In precedenza si è occupata di cronaca nera e giudiziaria lavorando al quotidiano Calabria Ora e collaborando con il Tg5 e Studio Aperto. Ha, inoltre, lavorato all’Ufficio Stampa della Commissione Trasporti della Camera dei deputati.
È stata vice segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, consigliere nazionale Fnsi, componente della Commissione nazionale e coordinatrice regionale delle Pari Opportunità e ideatrice dello sportello “Tutela donne giornaliste”. Da novembre 2018 è portavoce e responsabile della comunicazione di Mede@, Associazione contro la violenza di genere e in genere. (giornalistitalia.it)