Roma: anche la pazienza è finita nelle buche
ROMA – I romani sembrano armati di tanta, troppa santa pazienza. Al confronto Giobbe era un intollerante; il “quousque tandem abutere patientia nostra” di Cicerone nei confronti di Catilina era in giochetto delle parti. Ormai da anni sopportano l’insopportabile dei disagi, della invisibilità quotidiana, del declino urbano, dei tanti mali…