CATANIA – Giornalismo siciliano in lutto per la scomparsa, a 66 anni di Nuccio Schillirò, ex capo servizio del quotidiano “La Sicilia”, da tempo in pensione. Da anni era affetto da una grave malattia.
Nel 1975 Schillirò fu tra i primi conduttori di un Tg di una tv privata italiana, Teletna, storica testata sulla quale è basata la sentenza della Suprema Corte che riconosce giuridicamente l’emittenza televisiva “libera”, autorizzando le trasmissioni. Aveva iniziato da giornalista sportivo, ricoprendo per due mandati il ruolo di presidente dell’Ussi Sicilia, l’Unione Stammpa Sportiva della quale era stato anche consigliere nazionale.
Dopo l’esperienza a Teletna, con le prime telecronache in diretta delle partite del Catania, era passato ad un’altra emittente televisiva,Telecolor, continuando a seguire soprattutto i rossazzurri, anche se la sua vera passione – raccontano i colleghi – era la pallavolo.
Schillirò aveva, quindi, coordinato la redazione sportiva del quotidiano del pomeriggio “Espresso Sera” e quella di Antenna Sicilia, dove era ritornato ad istruire numerosi cronisti che sono cresciuti nella sua “scuola”.
Lasciata la televisione, infine, era approdato al quotidiano “La Sicilia”, arrivando a ricoprire l’incarico di responsabile delle redazioni di Agrigento, prima, e Siracusa, poi. Ed è, non a caso, il sindaco di Siracusa – città che aveva conquistato il catanese Schillirò -, Giancarlo Garozzo, ad esprimere un sincero cordoglio: “Con la prematura scomparsa di Nuccio Schillirò il giornalismo siciliano perde un professionista che negli anni ne ha descritto fatti, storie, uomini attraverso tutti i mezzi di comunicazione. Anche nella nostra città, della quale è stato responsabile delle pagine de ‘La Sicilia’, Schillirò ha lasciato il ricordo di persona perbene e di un professionista attento alle sue dinamiche. Alla famiglia le più sentite condoglianze mie, della Giunta comunale e della città”.
Nuccio Schillirò lascia la moglie Linda e i figli Ambra, giornalista pubblicista, e Andrea.
Ex capo servizio del quotidiano, combatteva da anni contro la malattia