ROMA – Il direttore di RaiSport, Gabriele Romagnoli, “avrebbe dovuto avere un comportamento improntato a maggiore lealtà e correttezza” nel comunicare ad Antonello Valentini, già capo ufficio stampa e direttore generale della Federcalcio italiana, il cambiamento di decisione e le “ragioni di opportunità che ne erano alla base” in merito alla marcia indietro sulla partecipazione dello stesso Valentini come ospite – a titolo gratuito – di trasmissioni sugli Europei di calcio. Lo dice il Giurì d’onore dell’Ordine nazionale dei giornalisti che ritiene “deplorevole” la gestione di questa vicenda “che non sarebbe mai nata se, anziché affidare la sua decisione ad un sms”, Romagnoli avesse raggiunto telefonicamente Valentini “partecipandogli le sue preoccupazioni e manifestandogli il suo legittimo diritto di esercitare le prerogative contrattuali legate ala sua responsabilità”. In poche parole, da direttore di testata Romagnoli non avrebbe avuto alcuna difficoltà a dire a Valentini “no grazie, non ci serve più” avere un parere da ospite in merito alle partite di Euro 2016.
La vicenda era scoppiata proprio nei giorni di avvio del campionato europeo di calcio, dopo che le date e l’ora degli interventi di Valentini erano stati già concordati con la redazione. Si era parlato di presunte pressioni Figc per annullare quelle “ospitate” televisive dell’ex dg di via Allegri. Era venuto fuori l’sms con cui Romagnoli comunicava la decisione a Valentini; erano seguite polemiche, l’Usigrai, il Cdr di RaiSport e la Fnsi avevano sollecitato la Rai a fare chiarezza, e lo stesso aveva chiesto il deputato Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai.
Per contro, l’azienda di viale Mazzini aveva smentito “categoricamente” che Romagnoli avesse subito “pressioni dalla Figc” per fermare Valentini, il quale a quel punto si era visto costretto a rendere noto il testo dell’sms di Romagnoli, datato 8 giugno ore 13,46: “Scusami ma vengo a sapere solo ora di un problema tra te e la dirigenza Figc. Averti ospite comprometterebbe il rapporto proprio durante gli Europei e capirai che non è possibile”. Valentini si era, quindi, riservato di chiedere all’Ordine dei giornalisti un Giurì d’onore perché fosse “valutato il comportamento del direttore di RaiSport e il danno professionale e di immagine che il suo comportamento mi ha procurato”. E il Giurì d’onore – composto dal presidente dell’Ordine, Enzo Iacopino, dal vicepresidente Santino Franchina e dal segretario del Consiglio dell’Ordine, Paolo Pirovano – gli ha dato ragione, ovvero definisce “deplorevole” la gestione della vicenda, e sottolinea una carenza – nella circostanza – di lealtà e correttezza da parte di Romagnoli nel comunicare a Valentini la nuova decisione. Da rilevare che già prima la Fnsi, l’Usigrai e l’Unione stampa Sportiva (Ussi) avevano contestato una “autocensura” contraria agli obblighi di autonomia e indipendenza del servizio pubblico. Lo stesso Valentini aveva poi partecipato, sempre a titolo gratuito, a diverse trasmissioni di RaiNews 24 su invito del direttore Antonio Di Bella. (Agi)
Il Giurì d’Onore dell’Ordine dei giornalisti bacchetta duramente il direttore di RaiSport