Stamane manifestazione a Roma. Alle ore 19.41 fiaccolate silenziose in tutta Italia

Caso Regeni, il silenzio uccide anche la verità

Giulio Regeni

Giulio Regeni

ROMA – A un anno dalla scomparsa di Giulio Regeni (rapito il 25 gennaio 2016 al Cairo e ritrovato cadavere il 3 febbraio successivo), la verità sull’arresto, la sparizione, la tortura e l’uccisione del giovane ricercatore italiano, collaboratore del quotidiano “il manifesto”, è ancora lontana.
Per continuare a chiedere #VeritàPerGiulioRegeni, la Fnsi partecipa oggi alla manifestazione organizzata da Amnesty International Italia all’Università “La Sapienza” di Roma.
La manifestazione si aprirà alle 12,30, negli spazi esterni alle spalle del Rettorato (o in caso di maltempo nell’aula T1 della facoltà di Giurisprudenza, in piazzale Aldo Moro 5), con il saluto del Rettore, prof. Eugenio Gaudio, e sarà condotta da Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio 3.
Interverranno, tra gli altri, Stefano Catucci del Senato Accademico de La Sapienza; Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia; Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana; Luigi Manconi, presidente di “A buon diritto” e della Commissione straordinaria diritti umani del Senato; Patrizio Gonnella, presidente della Coalizione italiana per le libertà e i diritti civili; Carlo Bonini, giornalista de “la Repubblica”.
Nel corso della manifestazione saranno letti estratti dei diari di viaggio di Giulio Regeni e interverranno, in collegamento telefonico, i suoi genitori. Sarà possibile seguire e partecipare all’iniziativa anche su Twitter attraverso gli hashtag #veritàpergiulioregeni e #365giornisenzagiulio.

La madre di Giulio Regeni con lo striscione di Amnesty International

La madre di Giulio Regeni con lo striscione di Amnesty International

Stasera alle 19.41, l’ora in cui Giulio Regeni uscì dalla sua abitazione prima della scomparsa, verranno accese delle fiaccole nelle piazze di Fiumicello (la città dove Giulio era cresciuto), Roma (a San Lorenzo in Lucina) e altre città italiane tra cui Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Cento (Fe), Lecce, Napoli, Padova, Palermo, Pesaro, Pescara, Perugia, Pisa, Rovereto, Rovigo, Trento e Trieste. In quest’ultima città l’appuntamento è alle ore 18.30 in piazza Unità, alla presenza del presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti.
«I media italiani – afferma il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury – hanno dato un grande contributo alla campagna “Verità per Giulio Regeni”, garantendo, e non era un fatto scontato, che per un anno di seguito l’attenzione rimanesse alta. Ora è necessario non abbandonare Giulio, i suoi familiari e la ricerca della verità. Ci troviamo oggi di fronte al rischio che, dopo mesi di depistaggi e insabbiamenti, ci si possa accontentare di una “verità di comodo” che chiuda la vicenda e favorisca il ripristino di normali relazioni tra Italia ed Egitto. Una “verità di comodo” di cui accontentarsi per stanchezza o per la constatazione che è impossibile ottenere di più».
Al contrario, Amnesty sostiene la necessità che si continui a ricercare la verità “vera”, per quanto scomoda possa essere: quella che ci dica chi ha ordinato, chi ha eseguito, chi ha coperto e chi ha finora reso impunite la tortura e l’uccisione di Giulio. «Senza i media al nostro fianco – conclude Noury – quella verità sarà ancora più difficile da ottenere».
Un appello subito accolto dal segretario generale Lorusso e dal presidente Giulietti, assicurando che “la Federazione nazionale della stampa italiana non solo parteciperà, insieme alle Associazioni regionali di stampa, ovunque sarà possibile, alle manifestazioni di oggi, ma rinnova l’impegno a non far mai mancare il proprio sostegno al fianco di quanti – i familiari di Giulio, le associazioni, i giornalisti e i cittadini – da un anno sono impegnati a chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni”. (giornalistitalia.it)

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