ROMA – Sul caso del giornalista Agostino Pantano, denunciato dal segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, il 27 febbraio a Gioia Tauro in occasione della Giornata dei giornalisti cattolici ed il 5 marzo con un ampio servizio su Giornalisti Italia, interviene anche il presidente della Fnsi, Santo Della Volpe, che lo definisce “una ulteriore, pesante tegola che minaccia di cadere dal tetto del diritto sulla libertà di informare i cittadini e sul diritto/dovere dei giornalisti di svolgere il proprio lavoro”.
“È gravissimo – sostiene il presidente della Fnsi – che un giornalista che pubblica correttamente le notizie sia considerato un ricettatore cioè un delinquente”. Della Volpe ricorda che “lo scorso 6 ottobre 2014, solo per citare un altro esempio recente, sorte simile era toccata anche alla giornalista pugliese Angela Balenzano, del Corriere del Mezzogiorno, rinviata a giudizio dal Gup di Bari per presunta ricettazione relativa a una fuga di notizie nell’ambito del procedimento a carico di Giampaolo Tarantini. Tutto questo mentre ancora in Parlamento non si è giunti ad una sintesi tra la promessa dell’abolizione del carcere per i giornalisti e i tentativi più o meno velati di imporre nuovi bavagli alla stampa, come le querele temerarie ai danni dei giornalisti”.
Il presidente Fnsi, Della Volpe, sul caso denunciato da Carlo Parisi e Giornalisti Italia