PALERMO – “Dall’audizione del presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Giulio Francese, è emerso un dato curioso: la prima inchiesta che l’Ordine dei giornalisti avvia, dopo la notizia dell’inchiesta su Montante e che doveva riguardare alcuni giornalisti e i rapporti che avrebbero avuto con lui sul territorio di Caltanissetta e non solo, è un’inchiesta mai partita”. Lo ha affermato il presidente dell’Antimafia regionale, Claudio Fava, al termine delle due audizioni che si sono svolte oggi a partire dalle 14 all’Ars per fare luce sul cosiddetto “sistema Montante”, un presunto apparato di “spionaggio” per favorire l’ex presidente di Sicindustria, arrestato per corruzione.
I commissari antimafia dell’Ars hanno ascoltato oggi il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Giulio Francese (alla guida dell’Odg siciliano soltanto dal 17 ottobre scorso), e il giornalista nisseno Giuseppe Martorana. “È singolare – ha proseguito Fava – che l’Ordine dei giornalisti abbia affidato al Consiglio di disciplina il caso che riguardava il coinvolgimento di alcuni giornalisti e che per due anni, dal settembre 2016, questo dossier sia rimasto sul tavolo del Consiglio di disciplina territoriale senza che abbia avuto alcun esito. È curioso che per due anni tutti gli atti precostituiti dall’Ordine che indicavano alcune situazioni abbastanza imbarazzanti per alcuni giornalisti, su cui il Consiglio di disciplina avrebbe dovuto interrogarsi, siano rimasti lì, in attesa di chissà cosa”.
L’antimafia regionale ha già ascoltato sul “sistema Montante” il giornalista del quotidiano la Repubblica, Attilio Bolzoni, i due dirigenti della Regione, Dario Cartabellotta e Vincenzo Vitale, tra i responsabili della missione della Regione siciliana all’Expo di Milano. Domani sarà ascoltato il vice direttore del settimanale L’Espresso, Lirio Abbate. (agi)
Il presidente dell’Odg Sicilia, Giulio Francese, ascoltato oggi dall’Antimafia siciliana