Testini, Tagliente, Simeone e Tamborrino incastrarono il giornalista per poi ricattarlo

Caso Marrazzo, condannati 4 carabinieri

Piero Marrazzo

ROMA – Condanne per quasi 30 anni per i quattro carabinieri al processo sul presunto ricatto a luci rosse contro il giornalista ed ex Governatore del Lazio Piero Marrazzo, avvenuto nel luglio del 2009. Il Tribunale di Roma ha condannato in particolare a 10 anni di carcere Nicola Testini e Carlo Tagliente, a 6 anni e mezzo Luciano Simeone e a 3 anni Antonio Tamburrino.
I quattro militari dell’Arma erano accusati a vario titolo, di concussione, rapina, violazione della legge sugli stupefacenti e ricettazione. I giudici della IX sezione di piazzale Clodio hanno sostanzialmente accolto la tesi del pm Edoardo De Santis, condannando, inoltre, Testini e Tagliente a una multa di 50mila euro a testa.
La vicenda risale al luglio del 2009 quando i carabinieri della compagnia Trionfale, dopo aver ricevuto una “soffiata” da un informatore, fecero un blitz nell’abitazione della trans Jose Alexandre Vidal Silva, nota come Natali, in via Gradoli 96, dove trovarono il viado in compagnia di Marrazzo e iniziarono a girare un video che successivamente sarebbe stato usato a scopo di ricatto. I militari dell’Arma dal canto loro si erano difesi dicendo che il video era stato girato soltanto per documentare l’operazione.
Tagliente seppe da un suo informatore, il pusher Gianguerino Cafasso, che si stava svolgendo un festino a base di droga in via Gradoli 96, un comprensorio di due palazzine abitato quasi interamente da transessuali. Cafasso verrà poi trovato morto in un hotel della Capitale il 12 settembre del 2009.
In particolare, Testini, Simeone e Tagliente sono stati assolti dall’accusa di associazione per delinquere con la formula “perché il fatto non sussiste”, ma sono stati ritenuti colpevoli dai giudici di concorso in concussione ai danni di Marrazzo, per essersi fatti consegnare tre assegni per una cifra totale di 20mila euro, e per rapina perché si erano impossessati di 5mila euro trovati nell’appartamento che erano di Marrazzo e di Natali.
I tre sono stati condannati anche per una rapina avvenuta sempre nel luglio 2009 ai danni di un altro trans, a cui presero un cellulare, un orologio e un Ipod mentre Testini e Tagliente hanno ricevuto una condanna anche per una violazione della legge sugli stupefacenti perché, in un’occasione, avrebbero fatto collocare della cocaina nell’auto di una persona.
In merito ai fatti su Marrazzo, Tamburrino è stato condannato solo per il reato di ricettazione in riferimento al video girato col telefonino.
Testini, Simeone, Tagliente, insieme con il ministero dell’Interno, dovranno inoltre risarcire in separata sede i danni a Marrazzo e al trans Natali (la cui posizione oggi è stata dichiarata prescritta in merito a due casi di spaccio di droga).
I tre militari sono stati dichiarati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale per la durata della pena. Tutti e quattro i militari, infine, dovranno risarcire i danni al ministero dell’ Interno e a quello della Difesa. (adnkronos)

Un commento

  1. Diamo massimo risalto a questa buona notizia.

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