CATANZARO – Lascia davvero basiti la violenza verbale con cui il consigliere regionale Demetrio Naccari Carlizzi, in un colloquio con il suo avvocato, si riferisce al collega Michele Inserra, de “Il Quotidiano”, reo di avere pubblicato notizie che l’esponente del Pd ritiene evidentemente scomode.
Si tratta dell’ennesimo caso di intolleranza da parte di esponenti politici (senza, purtroppo, distinzione alcuna tra i diversi schieramenti) nei confronti di un giornalista “reo” di avere fatto il proprio lavoro con serietà e senza alcun tipo di sudditanza nei confronti di chicchessia.
Il lessico utilizzato da Naccari Carlizzi colpisce ancor di più, se possibile, per il fatto che l’esponente del Pd ha sempre fatto di tutto per accreditarsi come persona equilibrata e come politico dai toni spesso polemici ma sempre contenuti. Stavolta, evidentemente, si è lasciato andare!
Il caso conferma comunque che la difesa della libertà di stampa, che molti propugnano e sposano a parole, si trasforma in immediate e volgari intemerate nei confronti dei giornalisti nel caso in cui gli stessi dimostrino di fare bene il proprio lavoro infischiandosene di potentati di ogni tipo.
Al collega Michele Inserra vada la solidarietà convinta dell’Ordine dei giornalisti della Calabria per lo sgangherato attacco rivolto al suo lavoro ed alla sua persona.
Solidarietà al giornalista anche dal presidente dell’Odg Calabria, Giuseppe Soluri
Caso Inserra, “Tu quoque”, Naccari Carlizzi
Giuseppe Soluri
Presidente Ordine dei giornalisti della Calabria