ROMA – InvestiRe Sgr, gestore del Fondo Inpgi, ha incontrato le organizzazioni sindacali ed i comitati inquilini per illustrare una controproposta relativa a termini e condizioni della dismissione che riguarda il patrimonio residenziale del Fondo Inpgi formulata dal Comitato Consultivo del Fondo e dai Consigli di Amministrazione della Sgr e dell’Inpgi, secondo le loro rispettive competenze.
La controproposta, che tiene debitamente conto della qualità e delle specificità del patrimonio oggetto di dismissione non assimilabile a quello di altre recenti dismissioni, prevede:
- Applicabilità dell’eventuale accordo: la Sgr è autorizzata a sottoscrivere accordi che abbiano a riferimento l’intero processo di dismissione, sia relativo alla tranche avviata che alle future, per la durata massima di due anni.
- Per quanto riguarda i prezzi:
A) Modalità di verifica dei prezzi calcolati dalla Sgr: è stata accolta la richiesta delle organizzazioni sindacali di prevedere un limite massimo al prezzo da libero applicabile dalla Sgr da determinarsi sulla base dei dati elaborati da fonti statistiche riconosciute sul mercato; in ragione della qualità degli immobili la controproposta prevede che tale limite sia calcolato come media aritmetica fra il valore medio dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate e quello dell’Istituto indipendente di ricerca Scenari Immobiliari; è prevista inoltre l’esclusione da questa modalità degli immobili di pregio (Roma, Via del Casaletto e Napoli, Santa Maria a Cappella Vecchia) per i quali si confermano i prezzi già utilizzati per l’elaborazione dei listini;
B) Scontistica riservata agli inquilini: i prezzi di vendita agli inquilini delle sole unità residenziali e loro pertinenze, tenendo conto anche delle significative manutenzioni straordinarie in corso di realizzazione, saranno determinati scontando del 25% i prezzi da libero di cui al punto precedente, con le differenziazioni di coefficienti già utilizzate per la determinazione dei listini di vendita già elaborati.
Relativamente alle tutele:
A) Diritto di prelazione: è previsto l’applicazione del diritto di prelazione per tutte le unità residenziali a prescindere dal fatto che sia previsto o meno nei contratti di locazione;
B) Nuovi contratti di locazione
1. Criteri di definizione delle fasce deboli: è stata accolta parzialmente la richiesta di innalzare il livello del reddito di accesso che dagli iniziali € 50.000 lordi annui del nucleo familiare, sarà incrementato di € 2.500 lordi per ogni componente del nucleo familiare residente con il massimale di € 60.000 lordi annui;
2. Ultra sessantasettenni: è stata accolta la richiesta estendere, oltre che ai nuclei familiari composti esclusivamente da ultra sessantasettenni (senza limiti di reddito), anche a quelli il cui solo titolare del contratto di locazione supera tale età, introducendo però il limite di reddito di € 60.000 annui lordi;
3. Durata del contratto: la controproposta prevede una durata di 6 anni+2.
C) Acquisto del solo diritto di usufrutto: è stata accolta la richiesta di prevedere l’acquisto del solo diritto di usufrutto, mentre è stata esclusa la possibilità di acquisto del solo diritto di abitazione a seguito delle problematiche di commercializzazione per la restante quota del diritto di proprietà;
D) Non è stata accolta la richiesta di introdurre la vendita tramite Rent to Buy in quanto incompatibile con le esigenze della dismissione.
Le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei comitati inquilini hanno preso atto della controproposta avanzata dalla Sgr e si sono riservati di fornire un riscontro. (giornalistitalia.it)