La condivisione che aveva portato alla nascita della Mutua è ormai solo un lontano ricordo

Casagit, “prova muscolare” per le poltrone

Da sinistra: Gianfranco Summo (vicepresidente vicario), Gianfranco Giuliani (presidente) e Francesco Matteoli (direttore)

ROMA – Consiglio di amministrazione “muscolare”. È il termine meno offensivo per definire la prima riunione operativa di Casagit Salute tenuta ieri, 20 luglio, a Roma. Un incontro “muro contro muro” tra la cosiddetta maggioranza (8 componenti su 11) e i componenti 3 della minoranza (Carlo Gariboldi, Stefania Tamburello, Carola Vai).

Carola Vai

I lavori, durati l’intera giornata, dopo i tecnicismi di rito sono entrati nel vivo con l’assegnazione delle principali deleghe operative ai consiglieri di amministrazione: quattro in totale e tutte assegnate alla maggioranza. Una scelta che ignora completamente quello che dovrebbe essere il ruolo della dirigenza Casagit: rappresentare tutti i soci giornalisti iscritti nel rispetto, ovviamente, dei risultati elettorali. Unica presenza – praticamente “una mosca bianca” come ho sottolineato, quella di Carola Vai nella Commissione Permanente eletta come gli altri componenti (Gianfranco Summo, presidente, e Andrea Artizzu, Tiziana Bolognani e Claudio Cumani) dal Consiglio di Indirizzo della Fondazione.
L’esclusione della minoranza non ha riguardato solo le deleghe operative, ma pure la presenza nel Consiglio di Gestione della Fondazione Casagit occupata tutta dalla maggioranza: cinque componenti. La proposta di inserire Giorgio Pacifici (Roma) è stata respinta in totalità. A nulla sono valse le parole di Carlo Gariboldi, Stefania Tamburello e Carola Vai per ricordare non solo l’invidiabile curriculum professionale di Giorgio Pacifici alla Rai responsabile della Commissione Salute e lavoro Giornalisti, componente della Commissione Covid, in Casagit già componente dell’Osservatorio Salute e lavoro, e vari altri ruoli.
Difficile capire i motivi di tanta chiusura. Sotto accusa sono state messe le mail fatte girare nelle redazioni sulla vicenda dei compensi al presidente e al vicepresidente che faranno lievitare i costi Casagit, e la raccolta firme dei giornalisti contro tali compensi. Resta il fatto che la maggioranza ha rivelato un atteggiamento “muscolare”, completamente contrario all’obiettivo che dovrebbe essere di tutti (e sono certa che lo è): difendere la Casagit e non danneggiarla.
Purtroppo l’avvio del nuovo quadriennio irrispettoso verso la minoranza è stato per nulla corrispondente alle ripetute parole del presidente Gianfranco Giuliani di voler lavorare “in armonia e in modo costruttivo”. (giornalistitalia.it)

Carola Vai

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