ROMA – L’Assemblea Nazionale dei Delegati Casagit, riunita a Roma, ha approvato le linee programmatiche 2018-2021 dell’attività istituzionale e di gestione della Cassa, su proposta a sua volta approvata all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione. Aggiornato anche il bilancio preventivo 2017, con un risultato positivo per oltre 3 milioni di euro.
Il presidente Daniele Cerrato ha illustrato le linee di mandato, che si propongono di raggiungere entro il 2021 importanti obiettivi strategici, primo fra tutti quello di trasformare la Casagit in ente con personalità giuridica aperto a più popolazioni produttive.
Presenti il segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, la delegata Fnsi in Consiglio d’amministrazione Casagit, Daniela Scano, il presidente ed il vicepresidente dell’Inpgi, Marina Macelloni e Giuseppe Gulletta, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, ed il presidente del Fondo Giornalisti, Enrico Castelli, l’occasione è servita per fare il punto sullo stato dell’arte della professione e della categoria che, a causa della grave crisi economica che negli ultimi anni ha messo in ginocchio il settore, ha assolutamente bisogno di interventi efficaci e immediati. Non a caso lo slogan scelto per questa assemblea è stato “Più forti insieme”.
“La Casagit – ha sottolineato Cerrato nella relazione – deve ottenere una stabilità economica duratura mettendo a frutto un’esperienza ultraquarentennale. Entro la fine del 2018 si prevede di portare una proposta di riforma dell’assetto istituzionale della Cassa prima al voto in Cda e successivamente alla validazione definitiva dell’Assemblea dei delegati.
Fidelizzazione dei soci, rivalutazione delle prestazioni di valore per gli assistiti alla luce dei dati di bilancio e in coerenza con il piano quinquennale approvato a fine 2015; miglioramento delle prestazioni per i profili 2-3-4; nuove convenzioni con la sanità pubblica (in particolare con aziende ospedaliere); snellimento della gestione delle pratiche di rimborso, grazie alle nuove tecnologie; verifica della possibilità di riammissione di soci e loro familiari rimasti “fuori” dalla Casagit a causa di percorsi lavorativi irregolari; investimento su prevenzione e appropriatezza prescrittiva.
Tra le linee programmatiche approvate dall’Assemblea dei Delegati, con cinque astensioni, anche la volontà di dare impulso alle attività e allo sviluppo di Casagitservizi srl, consolidando l’esperienza del poliambulatorio di piazza Apollodoro a Roma; realizzare un servizio di prevenzione e tutela della salute per le aziende editoriali attraverso l’Osservatorio Casagit sulla salute nei luoghi di lavoro e gli accordi con l’Ordine dei Giornalisti per consentire l’accesso ai servizi di base (le convenzioni sul territorio italiano di Casagitservizi) per dare a tutti i colleghi iscritti all’Ordine, e non alla Casagit, la possibilità di fruire, pagando personalmente, delle scontistiche ottenute.
Proprio nella logica della fidelizzazione degli attuali soci della Cassa sono stati annunciati importanti provvedimenti che avranno effetto da gennaio 2018. Per tutte le prestazioni legate a patologie oncologiche, ricoveri con o senza intervento e cure, verrà rimborsata anche l’Iva fino ad oggi a carico degli assistiti come verranno rimborsate le quote regionali aggiuntive ai ticket per le prestazioni effettuate presso il Servizio Sanitario Nazionale.
Tra i temi più dibattuti nella Assemblea dei delegati anche quello del nuovo assetto per la “non autosufficienza”, da sempre una delle principali prestazioni che – nonostante il calo degli iscritti, l’aumento dell’età media e l’aumento della aspettativa di vita – Casagit garantisce ai propri assistiti.
Per consentire il rafforzamento e il mantenimento di lungo periodo di questa copertura, per poterla estendere anche ai profili 2-3-4, è stato approvato dal Cda e illustrato all’Assemblea dei delegati il nuovo sistema misto che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2018: in parte auto-assicurato, quindi coperto da Casagit, in parte assicurato presso il più grande fondo italiano per la Long Term Care, quello di Poste Vita.
L’accordo, tra i temi che hanno impegnato più riflessioni nel Cda nell’ultimo anno, permetterà a Casagit di mantenere nel tempo la possibilità di essere concretamente vicina a famiglie nelle quali la “non autosufficienza” ha determinato importanti stati di sofferenza. Il sistema “misto” consente alla Casagit di continuare ad avere il ruolo di sempre per quella parte della popolazione di assistiti che nessuna formula assicurativa avrebbe mai coperto. Coloro che percepiranno l’indennità di non autosufficienza dal fondo LTC di Poste Vita, manterranno il beneficio a vita anche se un giorno non saranno più iscritti alla Casagit. Sul tema e sulla richiesta dell’assemblea verranno forniti ai Fiduciari approfondimenti dettagliati in una apposita sessione di lavoro.
Il direttore generale Francesco Matteoli, dal canto suo, ha presentato i numeri del bilancio: come previsto, dopo risultati leggermente negativi nel 2014 e 2015, il piano strategico di risanamento varato alla fine del 2015 ha permesso di raggiungere un avanzo di bilancio di oltre 3 milioni nel 2016. Una quota che si conferma anche per l’anno in corso, il bilancio previsionale 2017 offre un dato positivo per oltre 3,3 milioni di euro. Non va dimenticato però che, se per il 2020 il fondo di garanzia previsto sarà di oltre 38,5 milioni di euro, le proiezioni degli studi attuariali a medio e lungo termine confermano comunque la necessità di una gestione equilibrata per non erodere il patrimonio della Cassa, vera garanzia del nostro sistema di assistenza.
Cerrato ha, infine, comunicato la composizione delle tre commissioni consultive nominate dal Consiglio d’amministrazione. (giornalistitalia.it)
Commissione riforma dell’assetto istituzionale
Antonello Capone (Lombardia)
Corrado Chiominto (Lazio)
Claudio Cumani (Emilia Romagna)
Guido Filippi (Liguria)
Carlo Ercole Gariboldi (Lombardia)
Gian Paolo Girelli (Friuli Venezia Giulia)
Orazio Raffa (Sicilia)
Alessia Schiaffini (Lazio)
Commissione Prevenzione
Pietro Frenquellucci (Marche)
Luisa Lombardo (Calabria)
Fabrizio Piccinini (Emilia Romagna)
Chiara Roverotto (Veneto)
Enrico Scapaticci (Campania)
Viviana Verbaro (Lazio)
Osservatorio sula salute nei luoghi di lavoro
Andrea Artizzi (Sardegna)
Andrea Balzanetto (Lazio)
Stefano Biolchini (Lombardia)
Paola Catani Gagliani (Toscana)
Giorgio Pacifici (Lazio)
Tiziana Sapienza (Lombardia)