ROMA – Il Consiglio di amministrazione della Casagit ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2015 e il preventivo 2016. Il conto economico dell’anno passato ha confermato le previsioni gestionali di un risultato negativo poco superiore a 1,5 milioni di euro, cifra interamente assorbita dal Fondo di garanzia di 34 milioni di euro. Il bilancio sarà sottoposto alla ratifica dell’Assemblea nazionale dei delegati il prossimo 31 maggio.
Il risultato registrato nel 2015 è frutto del perdurare della crisi dell’editoria e dell’arretramento della Sanità pubblica, che ha comportato una maggiore richiesta di prestazioni sostitutive del SSN.
In particolare ha pesato, in termini negativi, la contrazione dei contributi versati: 80,9 milioni di euro, 900 mila euro in meno rispetto al 2014. Significativa la diminuzione dei contributi dei giornalisti contrattualizzati (-3,1%).
Sul fronte delle prestazioni, Casagit ha garantito ai giornalisti e alle loro famiglie prestazioni sanitarie per un valore di 71,8 milioni di euro. In aumento la spesa per i ricoveri pari a 21,3 milioni di euro (+0,5%) e le indennità per la “non autosufficienza” pari a 3,6 milioni di euro. Altri importanti capitoli di spesa a favore dei nostri assistiti: 18,3 milioni per prestazioni specialistiche ambulatoriali, 14,5 milioni per l’odontoiatria, 6,3 milioni di euro per le terapie fisiche e oncologiche e 4,5 milioni per i medicinali.
Da segnalare un’ulteriore crescita del numero delle aziende editoriali – prevalentemente di piccole e medie dimensioni – che non versano con regolarità i contributi e costringono ad attività di recupero crediti importanti, fino alla richiesta di fallimento.
Per effetto degli interventi sul governo della spesa, decisi alla fine del 2015 e resi operativi da gennaio scorso, il bilancio preventivo 2016 della Casagit prevede un ritorno a valori positivi.
Per Daniele Cerrato, presidente della Casagit, “il bilancio 2015 rappresenta in ogni suo dato lo stato di difficoltà della categoria giornalistica e dimostra come fosse indispensabile porre un argine, con misure di compartecipazione su alcuni capitoli di spesa, a un trend negativo che si stava consolidando. La situazione è tuttavia sotto controllo. Dobbiamo preservare il nostro patrimonio e continuare ad allargare il perimetro dell’assistenza da offrire a noi e ad altre categorie produttive. La tenuta delle tutele sanitarie, per i giornalisti italiani, dipende però anche da quanta ripresa di lavoro e stabilità contrattuale riusciremo tutti insieme a garantire. Il compito che la Cassa si è dato verso altre popolazioni produttive, dall’accordo con Confcommercio al nuovo Poliambulatorio Casagit Salute a Roma aperto a tutti, integrano una visione politica e strategica che tiene insieme, anche in anni difficili, valori quali lavoro e salute”.
Nonostante i pesanti tagli alle prestazioni nell’assistenza sanitaria ai giornalisti