ROMA – Con la richiesta/conferma dell’iscrizione all’Uspi, l’Unione Stampa Periodica Italiana, gli editori si impegnano a operare per una “buona informazione”. L’adesione ai princìpi enunciati sulla Carta ha valore in tutti i casi di richiesta di contributi pubblici diretti e agevolazioni, statali e regionali, ove tale impegno è richiesto dalla normativa vigente in materia.
Nella riunione di ieri, 15 febbraio, la Giunta Esecutiva dell’Uspi, su richiesta del segretario generale Francesco Saverio Vetere, ha infatti approvato all’unanimità la “Carta dei princìpi Uspi”.
All’atto dell’iscrizione (o del rinnovo della quota associativa) gli editori si impegnano a garantire il rispetto e la dignità del lavoro dipendente e autonomo; a favorire il rispetto del “Testo Unico dei doveri del giornalista”; ad adottare misure idonee a contrastare qualsiasi forma di pubblicità lesiva dell’immagine e del corpo della donna; a rispettare le norme sulla pubblicità sanitaria e dei prodotti farmaceutici, dei prodotti finanziari, degli alcolici e dei prodotti da fumo, del gioco e ogni altra normativa di settore.
Gli editori assumono, inoltre, l’impegno a contrastare – con ogni mezzo possibile – le fake news (notizie false) e l’hate speech (odio in rete).
La “Carta dei princìpi Uspi” ha avuto l’avallo del Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri. Pertanto, con lo stesso atto di iscrizione o rinnovo di associazione all’Uspi (e la conseguente adesione ai princìpi enunciati nella Carta) gli editori assolvono gli obblighi previsti dall’articolo 5, comma 2, lett. g), del decreto legislativo 15 maggio 2017 n. 70 sui contributi diretti all’editoria e del D.P.C.M. 28 luglio 2017 che prevedono, tra gli altri requisiti di accesso, “l’impegno ad adottare misure idonee a contrastare qualsiasi forma di pubblicità lesiva dell’immagine e del corpo della donna”, e tutti gli altri eventuali obblighi che, in egual misura, possano essere previsti da leggi e regolamenti, nazionali o locali, per l’accesso a fondi pubblici. Dalla Segreteria Generale Uspi verrà rilasciato un apposito “Certificato di correntezza associativa”. (giornalistitalia.it)
LA CARTA DEI PRINCIPI USPI
«Le testate periodiche italiane, edite o trasmesse con qualunque mezzo, per essere ammesse all’Uspi in qualità di soci ordinari, a norma dell’articolo 3, primo comma, dello Statuto Uspi, devono essere iscritte al Registro Stampa del Tribunale Civile e/o essere edite da soggetto giuridico iscritto al Registro degli operatori della comunicazione (leggi 47/48 e 62/2001).
I Soci Ordinari Uspi si impegnano, sul fondamento del pieno esercizio della libertà di espressione di cui all’articolo 21 della Costituzione:
1) A garantire il rispetto e la dignità del lavoro dipendente e autonomo, in particolare con l’utilizzo dei Contratti Nazionali e degli Accordi stipulati da Uspi con i Sindacati delle categorie di riferimento;
2) A favorire il rispetto del “Testo Unico dei Doveri del Giornalista” approvato dall’Ordine Nazionale dei giornalisti;
3) Ad adottare misure idonee a contrastare qualsiasi forma di pubblicità lesiva dei principi costituzionali e in particolare dell’immagine e del corpo della donna;
4) A rispettare le norme sulla correttezza della pubblicità sanitaria e dei prodotti farmaceutici, dei prodotti finanziari, degli alcolici e dei prodotti da fumo, del gioco con vincite di denaro e ogni altra normativa di settore;
5) A contrastare con ogni mezzo possibile le fake news e l’hate speech.
Le violazioni della Carta dei Principi Uspi saranno valutate dal Collegio dei Probiviri, su segnalazione del Segretario Generale».