Editoria: Sli chiede di vincolare l’assegnazione dei contributi alla tutela dei posti di lavoro

Caro Musumeci, difendere i giornalisti è una priorità

Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana

PALERMO – «La decisione della Giunta regionale di destinare 10 milioni di euro a fondo perduto alle aziende editoriali con sede legale in Sicilia, oltre a tagliare fuori molte testate giornalistiche che hanno una presenza capillare di cronisti sul territorio e producono informazione di qualità, è un regalo a chi continua a licenziare i giornalisti oltre a fare ricorso a contratti di solidarietà e cassa integrazione».
Lo affermano gli esponenti di Stampa Libera e Indipendente Sicilia Davide Di Giorgi (consigliere Assostampa Sicilia), Daniele Ditta (consigliere Assostampa Sicilia), Maria Pia Farinella (consigliere regionale Odg), Santino Franchina (consigliere nazionale Odg), Santo Gallo (consigliere regionale Odg), Roberto Immesi (vicesegretario Assostampa Palermo), Emanuele Lauria (consigliere nazionale Fnsi), Graziella Lombardo (segretario Assostampa Messina), Vincenzo Lombardo (consigliere Assostampa Sicilia e consigliere generale Inpgi), Michela Petrina (consigliere nazionale Fnsi), Attilio Raimondi (consigliere regionale Odg e consigliere nazionale Fnsi) e Orazio Raffa (vicepresidente vicario Ungp e componente comitato amministratore Inpgi).
Gli esponenti di Stampa Libera e Indipendente Sicilia evidenziano che «in base alla delibera di Giunta numero 463 del 26 ottobre scorso, i fondi stanziati dalla finanziaria regionale non sono, infatti, vincolati al mantenimento dei livelli occupazionali né a nuove assunzioni, ma soprattutto non sono preclusi a quegli editori che hanno deciso esuberi o hanno già ridotto gli organici, mettendo alla porta corrispondenti, collaboratori fissi e contrattisti, salvo poi ingrossare il numero dei precari».
«La tutela dei giornalisti – sottolinea Sli Sicilia – è una priorità, a maggior ragione in questo periodo contrassegnato dal Coronavirus dove l’informazione assume un ruolo centrale per la società. Non si può, quindi, prescindere da meccanismi di concessione degli aiuti che siano ancorati alla salvaguardia dei posti di lavoro».
Stampa Libera e Indipendente Sicilia invita, pertanto, il governo regionale a «modificare tempestivamente un provvedimento che rischia di penalizzare i giornalisti». (giornalistitalia.it)

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