ROMA – I “gruisti” e la direttora. È la storia che ha per ambientazione la tv di Stato di San Marino e, almeno per una delle figure in gioco, la direttora, è certamente a lieto fine. Per gli altri, i “gruisti” per l’appunto, un po’ meno.
Chi sono i gruisti? Sono i giornalisti che fanno i pezzi, vanno in video, eccetera, alla Rtv del terzo Stato più piccolo d’Europa. Nella Repubblica del Titano si respira ancora aria di utopia.
Oltre a essere ancora nella lista nera dei paradisi fiscali e a contare frequenti tentativi non sempre fortunati di vari pm italiani nel cercare di penetrare i conti cifrati dietro ai quali – si racconta – si nasconderebbero depositi di politici e partiti italiani, San Marino ha un altro primato eccentrico: non riconosce la figura di giornalista. Quindi si applica la qualifica corrispondente ad uno stipendio di circa 1.700 euro al mese: “gruista”. “Gruista specializzato” se si conduce.
Il direttore generale è invece, ormai da quattro anni, Carmen Lasorella, già inviata di guerra dei tg Rai, nominata e stipendiata da viale Mazzini, perché la televisione sammarinese è compartecipata dalla Rai al 50%.
Casa, auto e autista. Lo stipendio della direttora pagato dalla Rai e in una certa misura dai contribuenti italiani? Trentaduemila euro al mese, a quanto si sa. Tanti quanti ne prende Luigi Gubitosi, il direttore generale di viale Mazzini. Nel caso della direttora si aggiungono i benefit: casa, auto, autista, lavanderia li passa la Repubblica di San Marino. Ed è, diciamolo subito, la parte bella di questa storia. Perché Carmen Lasorella, giornalista di razza, ha per anni lamentato di essere lasciata inoperosa alla Rai.
Dal ’98 quando il governo D’Alema ha avviato questo gemellaggio via etere tra Roma e San Marino, l’incarico di direttore generale è riservato a giornalisti più o meno illustri, (da qui è passato anche Sergio Zavoli come presidente), per chiudere in bellezza la carriera. (Libero)
Pierangelo Maurizio
inviato del Tg5 e consigliere nazionale Fnsi