BORGOSESIA (Vercelli) – Carlotta Tonco, giornalista pubblicista del bisettimanale “Notizia Oggi” di Borgosesia, ha vinto il premio “Giovani che scrivono il Piemonte”. Il suo è stato l’articolo migliore fra quelli presi in considerazione dai giurati. Il testo della Tonco vincitore del concorso descrive il Teatro Sociale di Balmuccia, un piccolo borgo valsesiano, sulla strada che da Varallo porta ad Alagna.
Il concorso è stato bandito dalla rivista “Piemonte Mese” con l’intenzione di valorizzare le piccole comunità e le minime realtà della regione.
«L’articolo – si legge nella motivazione – si distingue dagli altri per la scelta dell’argomento e anche per l’attenzione dell’autore al territorio dove è nata e vive».
In effetti Carlotta Tonco è innamorata della sua terra. Da quando era poco più che bambina. «Avevo 14 anni – racconta – sono andata al consiglio comunale di Serravalle. L’argomento non era facile. Si parlava di demolire “la casa dell’americano” per fare spazio a una rotonda stradale. Non era una costruzione storica ma testimoniava un pezzo di passato. Era stata costruita con 15 camini». Aggiunge Carlotta: «Mi dispiaceva vederla demolire. Ho preso carta e penna e ho scritto la motivazione per non abbatterla. Il testo l’ho mandato al “Corriere Valsesiano” e la direttrice di allora Aldamaria Varvello l’ha pubblicato. La mia vita da giornalista è cominciata così».
Quindi l’esperienza da collaboratrice con “Notizia Oggi”, nelle redazioni di Vercelli, prima, e Borgosesia, poi. Sempre con un’attenzione particolare per le tradizioni e i costumi delle comunità. Fino a quando Carlotta Tonco scrive l’articolo vincitore del concorso: «L’aspetto che mi ha incuriosito – confessa – è stata la presenza, dietro alle quinte del teatro, di un pannello dove ogni compagnia che si esibiva sul palcoscenico lasciava una traccia. Mi sono incuriosita e ho approfondito l’argomento».
La storia del Teatro Sociale di Balmuccia (Vc) registra alti e bassi. Alcuni ragazzi del paese hanno deciso di fondare il teatro il 13 marzo 1877 raccogliendo fondi. Come? Creando delle azioni in modo tale che ogni cittadino contribuisse alla realizzazione della struttura. Un’idea originale che, in due anni, ha permesso di inaugurare la sede. Però non bastavano i muri. Era necessario trovare i costumi per gli attori e gli arredi per le scene. Anche questo un problema. La soluzione? Ancora una volta, è stata la gente del paese a portare abiti e accessori. Una storia affascinate. Poi la crisi.
Nel 1952 l’ultimo spettacolo, dopo di che, per mancanza di fondi, il teatro è rimasto chiuso per quarant’anni. Il sindaco di Balmuccia, Moreno Uffredi, pur trovando una situazione disastrosa, non si è perso d’animo, anche se la maggior parte dei concittadini storceva il naso. Nel 2004 sono iniziati i lavori, terminati nel 2008. Il teatro è rinato ed è diventato l’argomento dell’articolo che ha regalato la vittoria alla giovane giornalista. (giornalistitalia.it)