CASSANO JONIO (Cosenza) – Chiude con il consueto successo l’edizione numero 30 del Premio Troccoli Magna Graecia andato in scena nel teatro comunale di Cassano Jonio. Una manifestazione che ha visto rinnovare la collaborazione con il Sindacato giornalisti della Calabria ed il quotidiano Giornalisti Italia e, da questa edizione, gode del patrocinio della Federazione nazionale della stampa. È stato proprio il segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi a portare il saluto della Fnsi e ad offrire spunti di riflessione molto interessanti ad una platea composta, oltre che da giornalisti e autorità, da tanti studenti.
Dopo aver manifestato la propria “soddisfazione nell’essere partner, da sempre, del premio Troccoli”, Carlo Parisi ha ribadito “quanto sia difficile la professione giornalistica in una regione complessa come la Calabria. Di conquiste, a livello sindacale, ne sono state fatte tante, in nome della dignità professionale e umana dei lavoratori, imprescindibili per chi fa il nostro ‘mestiere’, ma non solo, specialmente a queste latitudini”.
Si è rivolto ai giovani Parisi, spiegando loro quanto sia “importante lo studio non solo per la vostra crescita e il vostro futuro, qualunque cosa decidiate di fare una volta usciti dalla scuola, ma soprattutto, in una terra come la nostra, per sfuggire alle dinamiche criminali: la ‘ndrangheta vi vuole ignoranti”, non ha esitato a dire il segretario generale aggiunto della Fnsi.
Entrando nel vivo del Troccoli Magna Graecia, l’edizione del trentennale ha premiato, per quanto riguarda la sezione Giornalismo, Luciano Regolo, già direttore de L’Ora della Calabria e ora di Mate, periodico dedicato all’affascinante mondo della matematica e del ragionamento scientifico che ha saputo diventare il caso editoriale dell’anno per il successo ottenuto dopo due soli numeri.
“È un premio che mi inorgoglisce particolarmente – ha detto Regolo, ripercorrendo dal palco di Cassano la triste vicenda che ha portato alla chiusura del quotidiano da lui diretto, il noto “caso Gentile o del cinghiale ferito”, – intanto perché arriva dalla mia terra, la Calabria, a cui sono profondamente legato, e poi perché occasioni come questa sono il riflesso di una Calabria sana in cui c’è un collegamento fra i giovani e i meno giovani, fra il territorio e la cultura, fra il patrimonio del passato e le emergenze del presente”.
Un’occasione “che vede, ancora una volta, l’impegno e il supporto del Sindacato dei giornalisti – ha sottolineato Regolo – che, in Calabria, sta portando avanti non solo la difesa dei diritti di quanti lavorano nell’informazione, ma si è fatto e continua a farsi promotore di un risveglio culturale a tutto tondo rivolto in particolare ai giovani. Ecco perché credo che questo ponte con le scuole e con i ragazzi, di cui il Premio Troccoli è esempio tangibile, sia fondamentale per risvegliare la coscienza civile e, con essa, il bisogno di un’informazione utile alla rinascita della Calabria”.
La XXX edizione del Troccoli Magna Graecia è stata, non a caso, scandita da un dibattito profondo e accurato che ha visto protagonisti, accanto a Carlo Parisi e Luciano Regolo, il rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, a cui è andato il premio dedicato alla memoria e all’opera dello scrittore Giuseppe Troccoli, per la sezione Saggistica.
Crisci è stato, infatti, premiato per “l’intensa attività di docente di Petrografia, Mineralogia e Petrologia, di ricercatore, di promotore e relatore di congressi scientifici nazionali e internazionali”.
La Sezione Ricerca è stata, invece, assegnata a Luigi Pellegrini (non presente in sala, ha affidato ad un messaggio la sua “gioia per il riconoscimento ricevuto”), giornalista, editore, saggista, premiato “per la sua intensa attività di giornalista, di editore, di autore di opere in versi e di fondatore e animatore di numerose riviste culturali”.
“Targa F. Toscano”, quindi, a Giovanni Agresti, docente all’Università di Teramo, “per i suoi studi e le ricerche riguardanti i processi linguistici applicati ai modelli etnici: è riuscito a mettere insieme – è scritto nella motivazione del premio – dei processi culturali che hanno come centralità la conoscenza dei popoli”.
Per l’edizione del trentennale sono stati, inoltre, conferiti, “Premi speciali della giuria” a Marisa Fasanella, autrice di racconti e romanzi prevalentemente incentrati sulla condizione femminile, “per la sua copiosa attività narrativa”; a Luigi Troccoli docente, Ispettore tecnico del Ministero della Pubblica istruzione nella Regione Calabria, “per aver coniugato il suo lavoro in seno alle istituzioni, “con lusinghieri successi, la passione e l’impegno per il giornalismo e l’editoria”.
Premiato, infine, Gianluigi Trombetti, Ispettore onorario della Soprintendenza per i Beni artistici e storici della Calabria, autore di volumi e di saggi di storia e storia dell’arte, sia a livello locale che nazionale. (giornalistitalia.it)