Il Cdr del Gr replica duramente all’ex presidente che la ritiene “un mezzo di Serie B”

“Cara Annunziata, la radio non è cimitero”

ROMA – «La radio non è un mezzo di Serie B. Lucia Annunziata attacca la radio, dove ha lavorato e che da presidente della Rai ha garantito. La radio è un luogo dove artisti, speaker, conduttori e giornalisti lavorano con dedizione e professionalità, badando ai contenuti e realizzando trasmissioni di qualità».
Il Comitato di redazione del Giornale Radio replica, così, a Lucia Annunziata. secondo la quale «quando ti mandano a lavorare in radio vuol dire che sei morto. In azienda tutti dicono che lavorare in radio è bello, ma vuol dire che ti hanno fregato».

Lucia Annunziata

Il Cdr ricorda come «moltissimi colleghi abbiano scelto la radio per passione e non perché “ci sono finiti loro malgrado”. Gli ascolti, come pure la raccolta pubblicitaria in crescita, confermano la forza della radio, mezzo antico di nascita, ma straordinariamente moderno, e unico in grado di parlare ai giovani nell’era della crossmedialità».
«La radio non è “un cimitero”, ma – ammonisce il Cdr del Giornale Radio – rappresenta una delle grandi opportunità della Rai». È, pertanto, necessario che «l’azienda rilanci con adeguati investimenti uno dei mezzi essenziali del servizio pubblico, ribadendo la ferma opposizione a qualsiasi ipotesi di scorporo tra rete e testata, e sottolineando la vocazione All News di Radio1 e del Giornale Radio». (giornalistitalia.it)

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