CASSANO IONIO (Cosenza) – «Perché il giornalismo abbia una chance di competere con le grandi manipolazioni in atto nella rete, ha bisogno di essere più aperto, inclusivo delle nuove professionalità, rispettato e rispettoso». A sottolinearlo dalla Calabria è Andrea Camporese, già presidente dell’Inpgi e dell’Adepp, intervistato da Giornalisti Italia in occasione della cerimonia di consegna del XXXIII Premio “Troccoli Magna Graecia” alla carriera giornalistica ricevuto a Cassano Ionio, la cittadina cosentina che gli conferirà anche la cittadinanza onoraria.
«La domanda di informazione professionale – evidenzia Camporese – cresce in ogni contesto, compreso quello dei brand commerciali che rilevano come sia necessario raccontare il reale prima di venderlo».
«Le rappresentanze istituzionali dei giornalisti – incalza il giornalista veneto – possono e dovrebbero unirsi nella grande battaglia della certificazione delle fonti, contro l’anonimato asservito ad interessi invisibili, svelando la finta libertà del web che diviene in alcuni casi inquinamento delle regole democratiche».
«Essere insieme – spiega Andrea Camporese – per un cambio di paradigma, delle regole dei giochi, chiamando i decisori politici ad una regolazione urgente e necessaria insieme a tutti coloro che hanno a cuore il futuro indipendentemente dalla generazione digitale a cui appartengono. Il grande spazio della comunicazione, che attraversa e si innesta nel giornalismo, merita un confronto aperto e una alleanza permanente». (giornalistitalia.it)
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