ROMA – È ormai in dirittura d’arrivo al Senato la riforma del lavoro autonomo. Il disegno di legge “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”, predisposto circa sei mesi fa dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, é stato infatti approvato con numerose modifiche dalla Commissione Lavoro di Palazzo Madama, presieduta da Maurizio Sacconi che ne é stato relatore. Il provvedimento dovrà essere ora votato dall’Aula del Senato e passare poi alla Camera. Ma dovrebbe trattarsi di una semplice formalità perché é collegato alla manovra di finanza pubblica. Dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il governo Renzi dovrà, tuttavia, emanare più decreti legislativi applicativi.
È una riforma di grande rilievo sociale che va letta con molta attenzione e che riguarda direttamente milioni di lavoratori e soprattutto i giovani. Ed é di particolare interesse anche per i giornalisti, e per i suoi enti di categoria (Inpgi 2, Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Fnsi e Casagit per i risvolti connessi al contratto di lavoro autonomo, ai compensi, alla copertura previdenziale, assistenziale comprese gravi malattie oltre ai congedi parentali per la nascita di bambini nonché indennità per l’adozione e l’affidamento preadottivo).
Molte le novità. In particolare viene introdotta per la prima volta nel nostro ordinamento la figura del “lavoro agile” allo scopo di incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Ma di che si tratta? È una “modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa. La prestazione lavorativa viene eseguita in parte all’interno di locali aziendali e, senza una postazione fissa, in parte all’esterno, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva”.
L’accordo relativo alla modalità di lavoro agile è stipulato per iscritto ai fini della regolarità amministrativa e della prova, e disciplina l’esecuzione della prestazione lavorativa svolta all’esterno dei locali aziendali, anche con riguardo alle forme di esercizio del potere direttivo del datore di lavoro ed agli strumenti utilizzati dal lavoratore. L’accordo individua, altresì, i tempi di riposo del lavoratore nonché le misure tecniche e organizzative necessarie per assicurare la disconnessione del lavoratore dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro.
Il lavoratore che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile ha diritto ad un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato nei confronti dei lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda.
Viene anche estesa la terminologia di “collaborazione continuativa” oggi indicata dall’art. 409 numero 3 del codice di procedura civile che in caso di controversia giudiziaria era limitata ai rapporti di collaborazione che si concretino in una prestazione di opera continuativa e coordinata, prevalentemente personale, anche se non a carattere subordinato. Il disegno di legge n. 2233 aggiunge in proposito questa rilevante specificazione: “La collaborazione si intende coordinata quando, nel rispetto delle modalità di coordinamento stabilite di comune accordo dalle parti, il collaboratore organizza autonomamente l’attività lavorativa”.
Anche ai fini del recupero crediti i lavoratori autonomi saranno meglio garantiti. È, infatti, prevista l’estensione dell’art. 634 del codice di procedura civile che per i crediti per prestazioni di servizi consentiva la prova scritta agli imprenditori che esercitano un’attività commerciale. Tra breve la prova scritta sarà, invece, possibile anche per i lavoratori autonomi. (giornalistitalia.it)
Pierluigi Roesler Franz
Il disegno di legge Poletti sul lavoro agile e sulla riforma del lavoro autonomo