Lo slogan di 50 ultrà dell’Atalanta per Sebastiano Vernazza della Gazzetta dello Sport

Calcio: vergognoso striscione contro un giornalista

Lo striscione degli ultrà dell’Atalanta davanti alla sede della Gazzetta a Milano

Lo striscione degli ultrà dell’Atalanta davanti alla sede della Gazzetta a Milano

MILANO – Ancora tifosi, se così li si può chiamare, in azione, ancora un brutto episodio a danno di un giornalista. È accaduto a Milano dove una cinquantina di ultrà dell’Atalanta della Curva nord si è presentata ieri mattina, poco dopo le 11, davanti alla sede di Rcs Mediagroup che ospita La Gazzetta dello Sport in via Rizzoli, a Milano.
“Il gruppetto – raccontano i giornalisti del quotidiano sportivo – ha legato agli alberi davanti alla portineria un grande striscione dove campeggiava uno slogan contro il giornalista della «Rosea» Sebastiano Vernazza. Sono stati accesi fumogeni e si sono sentiti dei cori offensivi all’indirizzo dello stesso giornalista. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di polizia Lambrate, uomini dell’Ucigos e i carabinieri della stazione di via Palmanova. La manifestazione è durata all’incirca una trentina di minuti. Prima di andarsene, gli ultrà hanno consegnato un volantino nel quale tentavano di spiegare i motivi del loro gesto accusando il giornalista per un articolo uscito sul settimanale SportWeek sabato 27 febbraio”.
Insomma, la manifestazione sarebbe stata organizzata per protestare contro un “pezzo” non gradito agli ultrà.
“La redazione della Gazzetta dello Sport – scrive il Comitato di redazione – esprime solidarietà al collega Sebastiano Vernazza, preso di mira da un gruppo di ultrà dell’Atalanta soltanto per avere fatto il proprio lavoro. Secondo i circa 50 tifosi che ieri mattina si sono presentati a Milano, davanti all’ingresso della nostra sede, il giornalista della Gazzetta sarebbe colpevole di avere scritto un commento critico nei confronti dei genitori che hanno portato i figli a un corteo di solidarietà per un capo ultrà nerazzurro colpito dal provvedimento di sorveglianza speciale. E per questo motivo, quindi, meritava non solo una lettera di critiche ma anche uno striscione irrispettoso, cori offensivi, fumogeni, copie della Gazzetta gettate in strada a mo’ di spregio. Una sorta di «sfida» al nostro collega e al nostro giornale. Bene, la redazione della Gazzetta, finita già altre volte nel mirino degli ultrà atalantini, non può accettare un comportamento del genere e risponde così: non ci facciamo offendere, non ci facciamo spaventare in casa nostra, non ci facciamo insegnare il modo in cui dobbiamo lavorare. E a quel gruppo di tifosi che ha scelto di passare la mattinata a insultarci diciamo che Sebastiano Vernazza continuerà come sempre a fare il suo lavoro, cioè informare i lettori e commentare i fatti sportivi più rilevanti. E che lo stesso, ovviamente, continuerà a fare la Gazzetta con l’autonomia e l’autorevolezza che la contraddistingue da 120 anni. Anche se a qualche tifoso questo non piacerà”.

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