MILANO – «Non mi preoccupo» di eventuali tagli ai contributi indiretti all’editoria, «ma mi spiacerebbe se contributi meritati fossero tagliati e questo mettesse a repentaglio posti di lavoro o altro». Lo ha detto il presidente di Rcs, Urbano Cairo, a margine della presentazione della collana del Corriere della Sera, “Il Management”.
«Noi – ha aggiunto – non abbiamo grandi contributi. Il tema è se i contributi sono giustificati oppure no. Ma non conosco la situazione precisa».
«Io sono un editore che non ha le mani in pasta, nel senso che sono totalmente dedicato al mondo editoriale, ai quotidiani, ai settimanali, alla televisione, all’online. Non mi sento tirato in ballo». Lo ha detto il presidente e ad di Rcs, Urbano Cairo, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento alle parole del vicepremier Luigi Di Maio: «Gli editori hanno le mani in pasta ovunque».
«E comunque, – ha aggiunto a margine di un evento a Milano – anche per chi avesse le mani in pasta, si tratta di capire se questo impatta sui giornali e su come sono fatti».
«Io penso ai miei e lascio grande libertà ai miei giornalisti», ha concluso.
«Quello che ho imparato nelle mie attività è che è meglio fare che dire, poi la politica ha dei funzionamenti diversi dall’impresa». Lo ha detto, ancora, il presidente e ad di Rcs, Urbano Cairo, ai giornalisti che gli chiedevano un commento alle “fasi di avvicinamento” del governo alla manovra.
«Aspettiamo di vedere – ha aggiunto l’editore –. La cosa giusta da fare oggi è quella di aspettare e di vedere la manovra come sarà». (ansa)
Il patron di Rcs: “Mi spiacerebbe se questo mettesse a repentaglio posti di lavoro”