MILANO – Una fusione tra Cairo Communication e la controllata Rcs MediaGroup allo stato non è prevista. Lo ha chiarito il presidente e ad Urbano Cairo, parlando poi di una «buona trimestrale» ottenuta in avvio d’anno dal gruppo del Corriere, dopo un esercizio che «ha riportato indietro l’orologio di dieci anni»: «Con i risultati 2017 di Rcs abbiamo consegnato il miglior utile dal 2007», ha detto. Ora «l’obiettivo nostro, come Cairo che ha quasi il 60% di Rcs e per tutti i risparmiatori, è quello di dare un dividendo, possibilmente il prossimo anno».
L’ipotesi di un’integrazione tra Rcs e Cairo «non è in questo momento all’ordine del giorno – ha spiegato –. In generale non stiamo ragionando su questo tema perché non vediamo grandi elementi di beneficio da una fusione. Ma possiamo sempre ripensarci».
Quanto all’andamento dei primi tre mesi dell’anno, Cairo ha rinviato poi al consiglio del 9 maggio che approverà la trimestrale. Come raccolta, comunque, «i dati Nielsen dicono che il mercato è debole, per quanto ci riguarda come Rcs facciamo molto meglio». Cairo ha anche escluso il gruppo possa partecipare a un nuovo consolidamento. Mentre sul fronte delle iniziative editoriali, l’imprenditore ha ricordato il lancio atteso entro fine maggio del settimanale allegato al Corriere il venerdì dedicato ai piaceri della vita, o ad esempio le molte iniziative già avviate o in arrivo per la Gazzetta dello Sport.
Ancora sul Corriere, Cairo ha spiegato che dopo il lancio del dorso di Torino, il gruppo valuta nuove edizioni locali. «Potrebbero arrivare cose nuove – ha detto –. Certamente stiamo pensandoci. Stiamo ragionando, stiamo puntando moltissimo sulle edizioni locali». L’edizione nazionale «è molto importante per credibilità e autorevolezza, ma è molto importante anche la presenza locale per avere le notizie che la gente vuole sapere», ha spiegato.
«Stiamo pensandoci. Stiamo puntando moltissimo sulle edizioni locali», ha detto aprendo ad esempio all’idea possa esserci una nuova edizione in Friuli Venezia Giulia.
L’assemblea di Rcs in giornata ha anche approvato una nuova struttura per rimodellare «il patrimonio netto nelle sue componenti: capitale, riserva legale e riserva disponibile che è di 87 milioni – ha spiegato Cairo –. Oggi non abbiamo già in mente esattamente cosa farne, ma è una riserva disponibile. Se ci saranno utili buoni, anche per il 2018, questo ci consentirà di fare delle cose. Potrebbe essere anche, perché no, tornare a un dividendo».
Il presidente e amministratore delegato di Rcs Urbano Cairo non esprime, invece, grandi preoccupazioni per per la mancata formazione del nuovo Governo italiano a quasi due mesi dalle elezioni, anzi: forse ci sono dei vantaggi per l’editoria.
«La situazione politica attuale non so quanto faccia male al Paese, perché ci sono nazioni che sono andate avanti per mesi anche senza un Governo. Forse fa bene ai giornali perché c’è molto dibattito, molta dialettica?», ha detto Cairo rispondendo alla domanda di un azionista durante l’assemblea della società editoriale. (ansa)
Corriere della Sera: “Importante l’edizione nazionale, ma puntiamo molto sulle locali”