CAGLIARI – Un progetto politico? Potrebbe diventarlo, ma per il momento è un blog di analisi e commenti stile Beppe Grillo prima maniera, rigorosamente bilingue, «una piattaforma dove far incontrare idee, progetti e mondi diversi, per discutere dell’identità e del futuro della Sardegna e in particolare delle potenzialità che ha ma non sfrutta».
È anthonymuroni.it, il nuovo progetto dell’ex direttore dell’Unione Sarda presentato al foyer del Teatro Massimo di Cagliari davanti a 300 persone e seguito in diretta streaming da più di mille.
«Si tratta di una visione completamente diversa rispetto a quella imperante nel mondo delle istituzioni e della politica sarda – spiega Anthony Muroni all’Ansa – una piattaforma che nasce sfruttando anche la mia rete di contatti, amicizie, di buoni rapporti trasversali».
Al Massimo, sottolinea, «c’erano pezzi del centrosinistra, del mondo indipendentista e del centrodestra». Ad esempio: Stefano Tunis (Forza Italia), Claudia Zuncheddu (Sardigna Libera), Pierfranco Devias (Liberos), Christian Salinas (Psd’Az), Gesuino Muledda (Rossomori) e Massimo Dadea (ex assessore della Giunta Soru).
«E c’era un sacco di gente comune – aggiunge Muroni – che magari non va nemmeno a votare: vorrei aiutare questi mondi a parlare tra loro per trovare soluzioni che possano essere innovative».
Il progetto, «coordinato da me», precisa l’ex direttore, ha già nove testimonial, gli stessi che sono intervenuti al Massimo portando la propria esperienza e la propria idea di futuro: imprenditori e imprenditrici, uomini di cultura, donne di legge, «nove persone diverse tra loro che oggi hanno voluto partecipare al lancio», spiega Muroni. Chi sono? Paolo Pillonca, Pepe Corongiu, Anna Maria Busia, Filippo Martinez, Piero Marras, Daniela Ducato, Giovanni Dore, Lucia Tidu, Alessandro Spano e Michela Murgia, oggi assente per motivi di salute.
«Ecco – osserva Muroni – se queste persone si incontrano io le voglio favorire, fare in modo che trovino una strada comune. Se poi la trovano, e la strada diventa un progetto politico, sono contento per loro. Il mio ruolo è quello del facilitatore». (Ansa)