ROMA – Domani, martedì 22 ottobre, tutti in via Condotti 86, a Roma, davanti all’Antico Caffè Greco in chiusura a causa dello sfratto esecutivo per il mancato rincaro dell’affitto da 17mila a 180mila euro al mese. Arriva, infatti, la ruspa giudiziaria per lo storico locale che dal 1760 ha ospitato e continua a ospitare il mondo dell’arte, della cultura, del turismo di élite e di intellettuali di grosso calibro da Byron a Goethe, con arredi e collezioni di grande prestigio, vincolati fin dal 1953 dal ministero dei beni culturali. E in più 36 licenziamenti su due piedi.
La Roma malandata e maltrattata dall’ignavia e dall’ignoranza subisce l’ennesimo affronto alla sua storia, alle sue tradizioni, alle sue bellezze artistiche, nel silenzio assordante delle maggiori istituzioni politiche, culturali e accademiche di fronte alla distruzione di un patrimonio di valore internazionale e di una identità unica del genere.
Un’altra violenza al centro storico, nonostante la vivace campagna di solidarietà e di sostegno con in testa Italia nostra e il mondo della romanità, le associazioni culturali con a capo Roma Tiberina e Salotto romano, con l’universo stampa e i mass media, il Sindacato Cronisti Romani e il Gruppo romano giornalisti pensionati. (giornalistitalia.it)
Romano Bartoloni
L’Ospedale Israelitico: “Non trovato l’accordo economico”
L’Ospedale Israelitico di Roma, in qualità di proprietario dell’immobile del Caffè Greco in via dei Condotti, comunica che “il contratto d’affitto con l’attuale gestore del Caffè Greco si è concluso nel settembre del 2017 e, a malincuore, l’Ospedale Israelitico, ha avviato ormai due anni fa la procedura di rilascio del locale non avendo trovato con l’attuale gestore un accordo economico in linea con il valore di mercato”.
L’Ospedale Israelitico di Roma “conosce il valore storico dei luoghi e l’importanza della cultura e assicura che i beni all’interno dell’immobile, e in particolare gli arredi di pregio, continueranno a essere tutelati, in linea con i principi che hanno finora guidato la tutela dei valori culturali del locale storico. I ricavi derivanti dall’affitto dei locali sono sempre stati e saranno impiegati dall’Ospedale Israelitico di Roma nell’assistenza ai malati e per migliorare i servizi sanitari a beneficio di tutti i cittadini”.
La Filcams Cgil: “36 lavoratori a rischio di licenziamento”
“Il 22 Ottobre, dopo una sentenza del Tribunale Civile di Roma, probabilmente verrà eseguito lo sfratto esecutivo dello storico locale di via Condotti in seguito al contenzioso in corso dovuto al canone di locazione tra la società proprietaria dei beni dell’Antico Caffè Greco Srl e i proprietari dell’immobile Opera Pia dell’Ospedale Israelitico”.
La Filcams Cgil Roma esprime forte preoccupazione “per quanto potrebbe accadere in seguito alla probabile chiusura del locale con forti ricadute negative sulla situazione occupazionale, salariale e professionale dei 36 lavoratori attualmente occupati presso lo storico Caffè”.
“L’auspicio – sottolinea la Filcams Cgil – è che venga trovata una soluzione alla problematica emersa con la garanzia del mantenimento occupazionale. Riteniamo che oltre al problema occupazionale, la chiusura dello storico locale porterebbe anche ad un impoverimento del patrimonio artistico e culturale della città per quello che viene definito come uno dei musei privati aperti al pubblico tra i più importanti e riconosciuti al mondo”.