CROTONE – Quando alla politica non piacciono gli articoli di stampa e ricorre a tribunali e minacce di querela. In questi ultimi giorni, due vicende si sono registrate sul versante ionico calabrese, a Crotone e a Cassano allo Ionio, dove il lavoro di due giornalisti non è piaciuto alla politica, arrivata a chiedere l’intervento della magistratura per il direttore di Crotone News, Bruno Palermo, e per Luigi Cristaldi, corrispondente della Gazzetta del Sud da Cassano.
LA PISCINA DELLA DISCORDIA
Bruno Palermo, direttore di Crotone News e componente della Commissione regionale lavoro autonomo del Sindacato Giornalisti della Calabria, ha scritto un articolo sui retroscena politici legati alla vicenda della piscina olimpionica di Crotone e alle associazioni sportive che si occupano di nuoto nella città pitagorica.
Nell’articolo viene raccontato di come l’ex consigliere regionale Enzo Sculco sia coinvolto nella vicenda della struttura. Un articolo che non è piaciuto al politico calabrese, tanto da delegare il suo avvocato a spedire una diffida nei confronti di Palermo. Documento inviato anche al presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri.
«Per veder pubblicata la sua risposta – spiega il direttore di Crotone News – sarebbe bastata una semplice mail che noi avremmo pubblicato come diritto di replica (che la nostra testata concede a tutti, seguendo alla lettera codice deontologico e regolamenti sui diritti e doveri del giornalista). Prendiamo atto che ha preferito affidarsi alla diffida di uno studio legale».
Ma, se la politica pensa sia legittimo usare determinate modalità per rispondere agli articoli della stampa, il comportamento dell’ex consigliere può essere comprensibile. Ciò che appare più grave è il fatto che Bruno Palermo, nei giorni successivi, abbia subito una serie di attacchi da altre testate online per il suo articolo. Scene di cui il giornalismo non ha certo bisogno.
IL COMMISSARIAMENTO DI CASSANO
Crotone e Cassano allo Ionio sono separati da 130 chilometri sullo stesso versante di mare, lo Ionio, da percorrere in poco più di due ore di macchina. Sono, però, ancora più vicine in questa vicenda che vede la politica storcere il naso davanti agli articoli di stampa.
Aver scritto delle motivazioni che hanno portato allo scioglimento anticipato del Comune di Cassano sono valse, infatti, al cronista della Gazzetta del Sud, Luigi Cristaldi, due denunce e un paio di lettere di lamentele, indirizzate al suo giornale; lettere con le quali veniva, addirittura, chiesto il licenziamento. Risultato: il Tribunale di Cosenza ha disposto l’archiviazione delle denunce nei confronti del giornalista, riconoscendo che Cristalli ha “semplicemente” scritto di fatti realmente accaduti, che hanno portato allo scioglimento del Comune, e, divulgandoli, ha quindi fatto il proprio dovere.
SINDACATO GIORNALISTI DELLA CALABRIA AL LORO FIANCO
Giornalisti che fanno il proprio dovere, dunque, ma che sono costretti a scontrarsi con la minaccia di azioni legali da parte della politica in un territorio dove i fattori di rischio, nel raccontare i fatti di cronaca, sono molto, molto alti.
«Nell’esprimere piena solidarietà ai colleghi Bruno Palermo e Luigi Cristaldi – afferma Carlo Parisi, segretario generale aggiunto della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria –, li invito a proseguire nel loro lavoro come sempre hanno fatto, nel rispetto delle persone e dei fatti, senza temere ritorsioni di sorta se l’unica “colpa” loro imputata è l’aver fatto puntualmente il proprio dovere di cronisti. Il Sindacato Giornalisti – sottolinea Parisi – è, naturalmente, sempre al fianco dei colleghi, pronto a tutelarli in tutte le sedi opportune ». (giornalistitalia.it)