TRAPANI – Un incendio nella notte, a Bonagia, frazione di Valderice, nel trapanese, ha distrutto l’auto, una Fiat Punto, del giornalista e scrittore Salvatore Mugno. La macchina era parcheggiata davanti all’abitazione di Mugno, noto in Sicilia e non solo per i suoi numerosi libri sulla mafia, da quello dedicato al giudice Giovanni Falcone, “Quando Falcone incontrò la mafia” ai tre libri scritti su Mauro Rostagno, al cui processo prese parte come teste: “Ho mangiato le fragole”, “Mauro è vivo” e “Mauro Rostagno Story”.
A lanciare l’allarme, intorno alle 2, è stato un vicino di casa dello scrittore che, dopo aver sentito un rumore simile ad un’esplosione, è uscito fuori e ha visto che la Fiat Punto grigia di Mugno aveva già preso fuoco, mentre degli autori del gesto non era rimasta alcuna traccia. È stato lo stesso Mugno, allertato e aiutato dal vicino, a domare l’incendio.
Sono intervenuti, quindi, i vigili del fuoco del comando provinciale di Trapani ed ora sono in corso le indagini dei carabinieri. E le cose potevano andare peggio: “L’auto, dotata di impianto gpl, ha rischiato di esplodere”, ha detto Mugno, che rivela di aver ricevuto “un paio di anni addietro una lettera minatoria. Vedremo cosa verrà fuori dalle indagini”, anche se “non so se le mia attività – dichiara il giornalista e scrittore – c’entra qualcosa con quello che è successo alla mia macchina, preferisco pensare che siano stati due ragazzacci”.
Per l’Associazione siciliana della stampa “è un gesto vile e intimidatorio nei confronti dello scrittore che si è sempre posto come una voce libera del territorio. I suoi libri, frutto di lunghi studi e approfondite ricerche, hanno contribuito a fare luce e chiarezza su molte inchieste di mafia e su molti dibattimenti dei tribunali trapanesi e non solo, e nello stesso tempo hanno tracciato, con coraggio, connivenze e legami pericolosi esplorando vicende che spesso sono sfuggite alla cronaca”. (giornalistitalia.it)
Parcheggiata sotto casa, è andata distrutta. Indagano i carabinieri di Trapani