BRASILIA (Brasile) – La Corte suprema brasiliana (Stf) ha convocato il presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, perché si pronunci su presunte “pressioni” adottate contro alcuni giornalisti, come sostiene l’Associazione brasiliana della stampa (Abi).
Nella sua denuncia, l’Abi fa riferimento al “declino della libertà di espressione in Brasile”, dove il governo esercita frequentemente “pressioni” contro professionisti che sono soggetti ad azioni legali per aver offeso l’“onore” del presidente.
Il giudice della Stf, Rosa Weber, ha chiesto a Bolsonaro di comparire entro dieci giorni per rispondere sul ricorso promosso da Abi, trattandosi di un caso di “estrema delicatezza e singolare rilevanza”.
Secondo Weber, garantire il lavoro della stampa ha “un significato speciale per la tutela dell’ordine sociale e le garanzie fondamentali” dello Stato di diritto.
All’inizio di aprile, la Federazione nazionale dei giornalisti (Fenaj) ha espresso al Congresso la propria “preoccupazione” per le “pressioni” subite dai professionisti della stampa. Secondo Fenaj, il governo utilizza la legge sulla sicurezza nazionale, emanata durante la dittatura, per intimidire la stampa. (ansa)
Il presidente convocato dalla Corte suprema su denuncia dell’Associazione della stampa