L’Istituto conferma in un comunicato le anticipazioni fatte da Giornalisti Italia

Bonus Inpgi 2: “Dobbiamo solo aspettare”

ROMA – Come ampiamente riferito in questi giorni da Giornalisti Italia, l’Inpgi è costretto a rimanere alla finestra in attesa di istruzioni sulle modalità di pagamento delle mensilità di aprile e maggio del bonus di 600 euro previsto dal decreto Rilancio per i lavoratori autonomi e liberi professionisti, quindi per i giornalisti iscritti alla Gestione Separata.
Con una nota diffusa oggi, l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani ribadisce, infatti, i motivi dell’attesa – ampiamente riferiti da Giornalisti Italia – senza entrare nel merito delle palesi contraddizioni contenute nel testo governativo che, da un lato, esclude dal nuovo provvedimento i beneficiari del bonus di marzo e, dall’altro, li rifinanzia per i mesi di aprile e maggio.
«Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del “Decreto Rilancio” (DL n. 34 del 20 maggio 2020) – afferma l’Inpgi – viene ufficialmente confermata l’estensione del pagamento, anche per i mesi di aprile e maggio 2020, dell’indennità in favore dei lavoratori autonomi e liberi professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui ai decreti legislativi 30 giugno 1994 n. 509 e 10 febbraio 1996 n. 103».
«In particolare, – prosegue l’Inpgi – l’art. 78 del DL n. 34 prevede il rifinanziamento dell’apposito fondo istituito dall’art. 44 del Decreto legge “Cura Italia” per il “reddito di ultima istanza”, destinato a finanziare – tra l’altro – l’indennità in oggetto. Quanto ai requisiti di accesso, la norma precisa, inoltre, che l’indennità può essere riconosciuta solo a coloro che alla data di presentazione della domanda non siano titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o titolari di pensione».
«Il Decreto Rilancio, quindi, – scrive ancora l’Inpgi – interviene ampliando il limite di spesa complessivo del predetto Fondo destinato ai professionisti (da 300 milioni di euro a 1.150 milioni di euro), rinviando la definizione dei requisiti, delle modalità e dei termini di erogazione dell’indennità ad un successivo Decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare – questa volta – non più entro trenta bensì entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del provvedimento. I ministeri, quindi, dovranno disciplinare le modalità operative per la corresponsione del “bonus” entro il prossimo 19 luglio 2020».
«In attesa del decreto interministeriale, quindi, – è scritto, infine, nel comunicato dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani – l’Inpgi – al pari degli altri enti e casse di previdenza dei professionisti – non potrà procedere nè a ricevere le domande da parte degli iscritti né, ovviamente, a disporre l’erogazione delle somme. Naturalmente, l’Istituto provvederà con la massima tempestività ad aggiornare e a fornire le relative istruzioni a tutti gli iscritti non appena sarà emanato il predetto Decreto interministeriale».
Naturalmente, come ampiamente riferito da Giornalisti Italia, ancor prima delle “istruzioni”, il Governo dovrà provvedere a correggere le palesi contraddizioni contenute nel decreto. (giornalistitalia.it)

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Un commento

  1. Danilo Santone

    Grazie per aver anticipato quanto, poi, riportato da Inpgi Notizie. Mi fa piacere poter apprendere “just in time” notizie su ciò che riguarda la nostra bistrattata professione.

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