Per una domanda sulla dubbia origine del denaro ricevuto dalla moglie Michelle

Bolsonaro minaccia di picchiare un giornalista

Jair Bolsonaro e la moglie Michelle

BRASILIA (Brasile) – Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha minacciato di picchiare un giornalista che gli ha chiesto spiegazioni su una presunta malversazione di denaro che coinvolgerebbe sua moglie, Michelle.
«Avrei voglia di romperti il muso a pugni», ha risposto il capo dello Stato a un reporter del quotidiano O Globo. La domanda del giornalista si riferiva a un caso che coinvolge un ex collaboratore della famiglia Bolsonaro, Fabricio Queiroz, agli arresti domiciliari per riciclaggio e associazione illecita.
Secondo la procura di Rio de Janeiro, Queiroz avrebbe dirottato denaro pubblico quando era consigliere dell’allora deputato statale, Flavio Bolsonaro, figlio del presidente. Il quotidiano Folha de Sao Paulo recentemente ha pubblicato dati bancari di Queiroz in cui risultano più di 20 assegni intestati a Michelle Bolsonaro.
Le minacce rivolte a un giornalista dal presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, sono state criticate da più parti nel Paese sudamericano. «Spero che il presidente riprenda il tono più moderato che ha adottato negli ultimi 66 giorni, la libertà di stampa è un bene non negoziabile in democrazia», ha detto lo speaker della Camera dei deputati, Rodrigo Maia.
Il caso è avvenuto ieri quando Bolsonaro si trovava davanti alla cattedrale di Brasilia ed è stato interpellato da Daniel Gullino, cronista del quotidiano O Globo. «O Globo respinge l’aggressione del presidente Jair Bolsonaro contro un giornalista che stava solo svolgendo il suo mestiere, in modo del tutto professionale», si legge in una nota del giornale.
Anche la Federazione nazionale dei giornalisti brasiliana ha diffuso un comunicato in cui condanna il comportamento «deplorevole che colpisce la libertà di espressione».
Bolsonaro non è nuovo a scontri con la stampa. Secondo la Federazione nazionale dei giornalisti, nel corso del 2019 il capo dello Stato ha rilasciato 121 dichiarazioni in cui ha attaccato la stampa oppure offeso professionisti. (ansa)

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