Il Tribunale di Milano ordina a Giulia Cortese di risarcire Giorgia Meloni con 5mila euro

Body shaming: giornalista condannata

Giorgia Meloni

MILANO – La giornalista Giulia Cortese, 36 anni, è stata condannata dal Tribunale di Milano al risarcimento di 5mila euro a favore del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per “body shaming”, la condotta denigratoria e persecutoria nei confronti di qualcuno per il suo aspetto fisico che, in alcuni casi, integra il reato di diffamazione.
Accogliendo le ipotesi accusatorie formulate dal pubblico ministero Roberta Amadeo, il giudice della V Sezione del Tribunale di Milano, Valerio Natale, ha, infatti, ritenuto diffamatorie le espressioni contenute in due tweet pubblicati sul profilo social della giornalista il 12 ottobre 2021, ai danni della Meloni che all’epoca era all’opposizione e rivestiva il ruolo di leader di Fratelli d’Italia.
Giulia Cortese, giornalista pubblicista iscritta all’Ordine del Lazio, è stata, invece, assolta per il primo dei tre “cinguettii” postati su X, quello contenente una
 foto che ritraeva Giorgia Meloni con alle spalle l’inserimento di un’immagine di Benito Mussolini con il commento «Dietro c’è la sua matrice preferita». Un’immagine falsa che il giudice ha ritenuto non punibile «perché il fatto non costituisce reato».
La Meloni aveva replicato sulla sua pagina Facebook postando l’immagine della Cortese con questo commento: «Reputo che questa foto falsificata, pubblicata da una giornalista iscritta all’Ordine, sia di una gravità unica. Ho già dato mandato al mio avvocato per procedere legalmente contro questa ignobile mistificazione. A questo è arrivato certo giornalismo di sinistra?!». Successivamente la giornalista aveva risposto evidenziando di avere “rimosso” la foto, ma aggiungendo frasi da body shaming, come “donnetta” e una persona “alta un metro e venti”.
Per gli ultimi due successivi tweet con gli insulti, la giornalista pubblicista (che avrebbe rifiutato una transazione) è stata qui di condannata per diffamazione a una multa di 1.200 euro (pena sospesa) e a risarcire la Meloni, costituitasi parte civile con l’avvocato Luca Libra, con 5mila euro. «Somma che – assicura il legale – se verrà confermata dal tribunale con sentenza definitiva la Meloni sicuramente devolverà». (giornalistitalia.it)

 

 

I commenti sono chiusi.