MINSK (Bielorussia) – Il giornalista russo, Semjon Pegov, arrestato a Minsk si trova in un centro d’isolamento della capitale bielorussa. È quanto affermato dal portavoce dell’ambasciata russa a Minsk, Aleksei Maskalev, secondo cui il nome di Pegov figura “nella lista dei detenuti” della struttura. Quello di Pegov è solo l’ultimo dei casi di giornalisti arrestati in seguito alle proteste sorte ieri nella capitale bielorussa dopo l’annuncio dell’esito delle elezioni presidenziali che hanno visto la vittoria del capo dello Stato uscente, Aleksandr Lukashenko.
Questa mattina, infatti, è stato notificato l’arresto del corrispondente dell’edizione bielorussa di “Sputnik”, Evgenij Oleinik. Successivamente è stata proprio “Sputnik” a riferire che il giornalista è stato rilasciato.
«Ho lasciato l’ufficio distrettuale degli affari interni intorno alle 12 (le 11 in Italia). Mi sento bene. Dubito di dovermi recare in ospedale», ha detto Oleinik.
È notizia di questa mattina, invece, la sparizione dell’inviato speciale del portale investigativo “Meduza”, Maksim Solopov, di cui non si hanno notizie da oltre 15 ore. Solopov ha smesso di rispondere ai messaggi intorno all’una del mattino di oggi, 10 agosto, e al momento non è chiaro cosa possa essergli accaduto.
L’Unione (il sindacato) dei giornalisti russa ha criticato le autorità della Bielorussia per l’arresto di alcuni giornalisti russi che stavano seguendo le proteste svoltesi ieri sera a Minsk. (nova)
Il russo Pegov in un centro di isolamento, dell’inviato Solopov nessuna notizia da stanotte